Pasta e fagioli, il piatto salutare di autunno: per non gonfiarsi e renderla più digeribile le nostre nonne usavano questo trucchetto!

La pancia gonfia è un problema comune che affligge molti di noi, specialmente dopo pasti ricchi e abbondanti. Uno dei piatti che spesso si finisce per evitare proprio a causa del gonfiore è la pasta e fagioli. Un vero peccato, perché questo è un piatto che richiama la tradizione, il calore dell’autunno, ed è un concentrato di sapore e nutrimento. Ma c’è una soluzione che permette di gustarlo senza rinunciare al benessere: un piccolo trucco che può fare la differenza.

Qual è il trucco per mangiare pasta e fagioli senza gonfiarsi? Le nostre nonne lo conoscevano bene!

Il primo passo è scegliere con cura la tipologia di fagioli. Non tutti i fagioli sono uguali quando si tratta di digeribilità. Le varietà come i cannellini o i borlotti, se ben trattati, risultano più leggeri per il nostro apparato digerente. C’è un aspetto che molti ignorano: il corretto ammollo. Lasciare i fagioli in ammollo per almeno 12 ore aiuta a eliminare buona parte delle sostanze che possono causare gonfiore. Un trucco che le nonne conoscevano bene e che, purtroppo, oggi viene spesso trascurato.

La pasta è l’altro elemento fondamentale di questo piatto, e anche qui si può fare una scelta più attenta. La pasta integrale, rispetto a quella raffinata, apporta più fibre e nutrienti, ma allo stesso tempo può essere un po’ più pesante da digerire, soprattutto se non si è abituati a consumarla regolarmente. Per questo, una delle soluzioni più semplici ed efficaci è l’aggiunta di foglie di salvia o alloro durante la cottura. Queste erbe aromatiche, oltre a donare un sapore delicato e fragrante, hanno proprietà digestive che contrastano il gonfiore. Questo trucco era ben noto alle nostre nonne, che non si dimenticavano mai di mettere qualche fogliolina profumata nella pentola. Una volta cotta la pasta e fagioli poi le rimuovevano.

Come usare le spezie e quali sono i benefici?

Per rendere la pasta e fagioli ancora più digeribile, l’utilizzo delle spezie gioca un ruolo incredibile. Lo zenzero, ad esempio, è conosciuto per le sue proprietà antinfiammatorie e digestive, mentre la curcuma è un potente alleato contro i disturbi gastrici. Anche il cumino e i semi di finocchio sono ottimi per ridurre il gonfiore, e aggiungono una nota speziata che ben si sposa con il gusto dei fagioli. Non va dimenticato neanche il coriandolo, che favorisce una digestione leggera.

Altre spezie come il rosmarino, l’origano e il peperoncino non solo arricchiscono il piatto di aromi, ma contribuiscono anch’esse a migliorare la digeribilità della pasta e fagioli. Il rosmarino, in particolare, stimola la circolazione e facilita la digestione dei grassi, mentre il peperoncino, con la sua piccantezza, attiva il metabolismo e aiuta a evitare quella fastidiosa sensazione di pesantezza. Il basilico e il prezzemolo, oltre a dare freschezza al piatto, hanno un’azione depurativa. Anche il dragoncello, spesso sottovalutato, può essere una piacevole aggiunta grazie al suo sapore leggermente anisato.

Per chi ama conoscere nuovi sapori, il curry e la paprika possono aggiungere un tocco esotico alla classica pasta e fagioli, rendendo il piatto più interessante senza appesantirlo. Queste spezie, infatti, aiutano a stimolare la produzione di bile, favorendo così la digestione dei grassi e delle proteine presenti nei fagioli. Inoltre, spezie come il timo e il cardamomo contribuiscono a mantenere il piatto leggero, contrastando efficacemente il gonfiore.

Il risultato? Una pasta e fagioli che conserva tutto il gusto della tradizione, ma è più leggera e digeribile. Un piatto completo, ricco di proteine vegetali, fibre e sapori, che non deve più essere rinunciato per paura del gonfiore. Adottando questi piccoli accorgimenti, possiamo continuare a goderci questo classico dell’autunno senza spiacevoli conseguenze. Scegliete voi le spezie e le erbe aromatiche da aggiungere che preferite di più e vedrete che non avrete più problemi a mangiare un buon piatto di pasta e fagioli.

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