Talco contaminato da amianto, attenzione: nessuno lo sa ma corri un grave rischio per la salute!

Lo IARC, l’agenzia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità specializzata nello studio del cancro, ha esaminato il potenziale cancerogeno del talco e dell’acrilonitrile.

Il talco è cancerogeno oppure no? Finalmente arriva la risposta arriva dallo IARC!

L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’OMS ha concluso che il talco è probabilmente cancerogeno. Oltre al talco, è stato analizzato anche l’acrilonitrile, un monomero usato nella produzione di plastiche. Secondo le conclusioni pubblicate su Lancet, il talco è stato classificato come probabilmente cancerogeno per l’uomo (Gruppo 2A) a causa di prove limitate sull’uomo, prove sufficienti in laboratorio e forti evidenze meccanicistiche nelle cellule umane e nei sistemi sperimentali.

L’OMS riferisce che vari studi hanno costantemente rilevato un aumento del rischio di cancro ovarico nelle donne che utilizzano talco sui genitali. Gli studiosi sottolineano che questa correlazione potrebbe essere dovuta alla possibile contaminazione del talco con amianto, una sostanza cancerogena:

Non è stato possibile stabilire completamente un ruolo causale per il talco“.

Non era un modo per lanciare l’allarme ma solo per dare informazioni rispondendo alla domanda.

“Questa valutazione sostituisce le precedenti classificazioni di “talco non contenente amianto o fibre asbestiformi” e “uso perineale di polvere per il corpo a base di talco”.

Il “talco contenente amianto” non è stato soggetto a una revisione e rimane classificato nel Gruppo 1, mentre l’acrilonitrile è stato classificato come cancerogeno per l’uomo nel Gruppo 1.

Che cosa vuol dire pericolo A2?

Il livello 2A rappresenta il secondo grado più alto nella scala di rischio per la salute, indicando che, sebbene vi siano prove limitate del potenziale cancerogeno del talco negli esseri umani (particolarmente per quanto riguarda il cancro alle ovaie), esistono prove sufficienti che confermano la sua cancerogenicità negli esperimenti di laboratorio. Questo suggerisce che il talco potrebbe manifestare caratteristiche cancerogene nelle cellule umane e nei modelli sperimentali.

Secondo quanto riportato sul sito dell’OMS, una valutazione scientifica completa sarà pubblicata nel volume 136 delle monografie IARC.

Considerando le preoccupazioni sulla sua potenziale cancerogenicità, molte persone cercano alternative più sicure. Alcune opzioni includono l’amido di mais, l’amido di riso, o polveri a base di argilla. Questi sostituti naturali sono considerati meno rischiosi in quanto non sono associati alla contaminazione da amianto, un composto noto per il suo rischio cancerogeno. Inoltre, alcuni prodotti utilizzano polveri di silice o di talco purificato, che possono offrire una soluzione alternativa senza gli stessi rischi per la salute.

La scelta di un sostituto dipende dalle preferenze personali e dalle esigenze specifiche, garantendo al contempo la sicurezza e la salute a lungo termine.

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