Miele, “trovati pesticidi pericolosi” in più della metà delle marche analizzate: bocciate Lidl e Aldi (che contengono glifosato) | I risultati del test!

Una recente analisi condotta su campioni di miele svizzero ha messo in luce una problematica sempre più pressante: una percentuale significativa dei campioni esaminati ha mostrato la presenza di tracce di pesticidi, tra cui il discusso glifosato. Addirittura, marchi noti come Aldi e Lidl sono stati coinvolti in questo scenario preoccupante.

Miele, “trovati pesticidi pericolosi” in più della metà delle marche analizzate: il nuovo test!

Il miele, da sempre considerato un alimento salutare e nutriente, svela ora una sfaccettatura inattesa. Una ricerca condotta in Svizzera ha individuato la presenza di pesticidi, incluso il glifosato, in più della metà dei campioni di miele analizzati.

L’analisi, portata avanti dagli esperti della rivista Gesundheitstipp su una selezione di campioni svizzeri (14 marchi), ha rivelato dati allarmanti: oltre la metà dei prodotti esaminati ha mostrato tracce di pesticidi. La problematica affonda le radici nelle pratiche agricole moderne: le api, per produrre il miele, compiono un’incessante danza tra i fiori, ma questo sforzo viene vanificato quando gli agricoltori utilizzano pesticidi, che penetrano negli alveari e contaminano il prodotto finale.

Tra i numerosi fitofarmaci rilevati, emerge il glifosato come protagonista, un erbicida ancora ampiamente utilizzato in Europa nonostante le polemiche sulla sua sicurezza. Nonostante sia stato classificato come “possibilmente cancerogeno” per l’uomo sia dall’OMS che dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro, il glifosato continua a essere presente nel miele.

Sulla rivista svizzera si legge:

Secondo l’Istituto federale tedesco per la valutazione dei rischi, i consumatori non dovrebbero consumare più di 0,007 microgrammi di alcaloidi pirrolizidinici per chilo di peso corporeo al giorno. Per un bambino di 6 anni che pesa 20 chili, corrispondono a 1,4 microgrammi di veleno vegetale al giorno. Un solo cucchiaio di miele M-Budget contiene già due terzi della quantità massima raccomandata.

Quali sono i marchi peggiori e migliori di miele secondo le indagini?

Marchi famosi come Aldi, Lidl, Denner e Langnese hanno registrato tracce di glifosato nei propri prodotti, sebbene rispettino i limiti di legge. Particolarmente degno di nota è il miele Grandessa di Aldi, che ha mostrato una concentrazione di glifosato prossima al massimo consentito.

In aggiunta, due campioni di miele, inclusi quelli delle linee premium di Migros Sélection e Coop Fine Food, hanno evidenziato la presenza di Amitraz, un insetticida vietato in Svizzera a causa dei suoi effetti nocivi. La situazione è preoccupante anche dal punto di vista della sicurezza alimentare: i consumatori dovrebbero evitare di assumere più di una certa quantità di queste sostanze, ma un solo cucchiaio di miele M-Budget può già superare i limiti raccomandati.

Fortunatamente, non tutto è perduto: l’analisi ha rivelato che i prodotti biologici, in particolare quelli certificati Demeter, offrono una scelta più sicura. Marchi come Coop Naturaplan, Migros Bio e Alnatura, insieme al miele vincitore del test “Demeter Spring Blossom Honey”, sono risultati privi di pesticidi.

Inoltre, il miele biologico, oltre a garantire una maggiore sicurezza, offre anche una qualità superiore, con un contenuto d’acqua inferiore e una maggiore durata.

Quindi, di fronte a questa emergenza, la scelta è chiara: optiamo per il miele biologico, preferibilmente da fornitori affidabili, per godere appieno dei benefici di questo prezioso alimento, senza compromettere la nostra salute.

Fonte: Gesundheitstipp

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