Ciliegie, quest’anno te le scordi: sono diventate un lusso | Costano fino a 20 euro al chilo, assurdo!

In Italia, la coltivazione delle ciliegie ha subito un drastico declino, sia nelle regioni settentrionali che meridionali, a causa di una successione di condizioni climatiche avverse. Questo ha portato ad un innalzamento vertiginoso dei prezzi: ora, il costo di un chilo di ciliegie può raggiungere fino a 20 euro.

Ciliegie a peso d’oro: fino a 20 euro al chilo! Perché sono aumentate così tanto?

È ormai un dato che non sfugge a nessuno, e non solo di recente: l’acquisto di ciliegie si è trasformato in un lusso sempre più frequente. I prezzi hanno raggiunto vertiginosi picchi, toccando i 20 euro al chilo (come nel caso di Milano), con una media oscillante tra i 10 e i 15 euro.

Ma cosa sta provocando questa escalation di prezzi? Il repentino aumento è il diretto risultato di una significativa riduzione nella produzione, causata dalle avverse condizioni climatiche.

Coldiretti Puglia è tra le prime a lanciare l’allarme su questa situazione, e non è una sorpresa considerando che la regione è rinomata per essere uno dei principali poli produttivi di ciliegie in Italia. L’associazione agricola sottolinea che l’intera area è stata duramente colpita dalla siccità, mentre il caldo anomalo della primavera ha praticamente dimezzato la produzione delle pregiate ciliegie Ferrovia, registrando un calo del 50-60% rispetto all’anno precedente. Anche la varietà di ciliegie Bigarreau ha subito lo stesso destino.

Che cosa ha pensato di fare Coldiretti?

In risposta a questa crisi, Coldiretti ha richiesto l’intervento immediato dei tecnici regionali della Puglia per valutare la situazione in loco e ottenere il riconoscimento dello stato di calamità naturale.

Anche al di là delle regioni meridionali, il Nord Italia affronta una situazione altrettanto difficile nelle sue coltivazioni di ciliegie. Le recenti tempeste hanno colpito duramente le piantagioni di ciliegie a Vignola, nella provincia di Modena.

Le piogge torrenziali hanno causato inondazioni nei campi, rendendo impossibile la raccolta e provocando il fenomeno del “cracking”, che danneggia la superficie dei frutti e li rende inutilizzabili per il commercio. La stessa situazione si è verificata anche in Veneto: le ciliegie sul campo sono tutte danneggiate, rovinate da piogge e gelate, mettendo a rischio il raccolto nella regione.

Questa situazione ha innalzato i prezzi in modo significativo, anche considerando l’aumento dei costi di produzione e logistica che gli agricoltori devono fronteggiare, rappresentando circa un terzo del prezzo finale della frutta e della verdura.

In questa circostanza, c’è il rischio evidente che sul mercato arriveranno ciliegie dall’estero a prezzi più convenienti, provenienti anche da Paesi dove non sono garantiti gli stessi standard di controllo sulla qualità dei prodotti, come ad esempio per quanto riguarda l’uso di pesticidi.

Fonte: Coldiretti Puglia

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