In appena 3 mesi questo noto integratore migliora memoria e funzioni cognitive: risultati eccellenti!

Una recente ricerca condotta presso il prestigioso King’s College di Londra ha svelato che l’uso regolare di un supplemento dietetico a base di fibre vegetali comuni, come l’inulina e i frutto-oligosaccaridi (FOS), ha dimostrato di apportare notevoli benefici alla salute cerebrale degli individui anziani in un breve lasso di tempo, ossia solamente 12 settimane.

In soli 3 mesi questo noto integratore migliora memoria e funzioni cognitive: risultati eccellenti! 

L’uso degli integratori rappresenta un importante sostegno per il benessere, ma è essenziale adottare una certa cautela nell’approccio. È sempre consigliabile evitare l’automedicazione e consultare un professionista prima di assumere qualsiasi supplemento.

Una ricerca recente ha indagato gli effetti benefici di un comune integratore a base di fibre vegetali (prebiotici) sulla funzione cognitiva, con particolare attenzione agli anziani. Questo integratore si è dimostrato particolarmente efficace nel promuovere la salute mentale.

Lo studio, pubblicato su Nature Communications e condotto da un team internazionale con sede presso il King’s College di Londra, ha coinvolto 36 coppie di gemelli di età superiore ai 60 anni. Durante il periodo di studio di 12 settimane, un gruppo ha assunto l’integratore di fibre vegetali, mentre un altro ha ricevuto un placebo per confronto.

Quali sono stati gli entusiasmanti risultati di questo studio?

I risultati ottenuti hanno suscitato grande entusiasmo e promettono nuove vie per migliorare la salute mentale degli individui anziani.

La ricerca ha rivelato che l’assunzione di prebiotici, in particolare di inulina e frutto-oligosaccaride (FOS), ha portato a notevoli miglioramenti cognitivi, mentre non sono stati riscontrati benefici per quanto riguarda la resistenza fisica. I partecipanti che hanno assunto l’integratore hanno mostrato punteggi superiori nei test cognitivi, con particolare enfasi sul test Paired Associates Learning, considerato un indicatore precoce della malattia di Alzheimer. Tali miglioramenti sono stati riscontrati in soli 12 settimane di trattamento.

Un aspetto intrigante dello studio riguarda l’osservazione dei cambiamenti nel microbiota intestinale dei partecipanti. L’integrazione di fibre ha stimolato un aumento del batterio “benefico” Bifidobacterium, suggerendo una correlazione tra la salute intestinale e la funzione cerebrale.

Gli scienziati impegnati nel progetto mostrano entusiasmo per i risultati ottenuti, tuttavia sottolineano l’importanza di ulteriori studi per confermare la persistenza e l’efficacia a lungo termine di tali benefici.

La dottoressa Claire Steves, autrice principale dello studio, ha detto che queste fibre vegetali, economiche e reperibili come prodotti da banco, potrebbero portare vantaggi a un vasto pubblico, specialmente in periodi di difficoltà finanziarie. Sono sicure e ben tollerate. Il nostro prossimo obiettivo è investigare se questi effetti si mantengono nel tempo e in gruppi più ampi di individui.

Fonte: King’s College London

 

 

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