Se hai più di 60 anni, questo è il numero di passi al giorno per ridurre il rischio di insufficienza cardiaca (sono molto meno di quel che immagini). Lo studio!

È essenziale continuare a mantenere uno stile di vita attivo anche in età avanzata. È evidente che la resistenza e la capacità fisica che possediamo da giovani non rimarranno immutate nel corso degli anni. Con il passare del tempo e le modifiche che il nostro corpo subisce, è inevitabile che anche il nostro regime di esercizio debba adattarsi.

Ciò che si chiedono molti, soprattutto quando si supera una certa soglia di età, è quale sia il tipo di allenamento più indicato per preservare la salute. Gli studiosi dell’Università di Buffalo si sono posti questo interrogativo, dimostrando che non è necessario percorrere lunghi tragitti ogni giorno a piedi per godere di un buon stato di benessere fisico.

Se hai più di 60 anni, questo è il numero di passi al giorno per ridurre il rischio di insufficienza cardiaca. Lo studio!

Fit woman walking in park during autumn time

Per condurre questa ricerca, gli studiosi hanno selezionato un campione di quasi 6.000 donne residenti negli Stati Uniti, con un’età compresa tra i 63 e i 99 anni.

Per ciascuna partecipante, è stata registrata l’attività fisica svolta, il tempo dedicato a attività sedentarie (come guardare la TV o leggere) e il rischio di sviluppare insufficienza cardiaca.

Tutte le donne coinvolte nello studio hanno utilizzato un accelerometro posizionato sul fianco per monitorare la quantità e il tipo di attività fisica svolta. Questa attività è stata suddivisa dai ricercatori in due categorie:

  • Attività fisica leggera, che include le normali attività quotidiane come la cura personale, le faccende domestiche e l’assistenza ad altri;
  • Attività fisica moderata a vigorosa, che comprende attività più intense come camminare a un passo sostenuto, salire le scale o lavorare in giardino.

Per quanto riguarda il rischio di insufficienza cardiaca, lo studio ha tenuto conto del tipo più comune di questo disturbo, chiamato insufficienza cardiaca con frazione di eiezione preservata (HFpEF). Questo è un problema diffuso, soprattutto tra le donne anziane, e attualmente le opzioni terapeutiche sono limitate. Di conseguenza, la prevenzione primaria gioca un ruolo cruciale nel mantenere una buona qualità di vita.

Durante un periodo di follow-up medio di 7 anni e mezzo, sono stati identificati 407 casi di insufficienza cardiaca confermati da diagnosi clinica tra le partecipanti allo studio.

I risultati dello studio per condurre una vita migliore!

Analizzando i dati relativi al tipo di attività fisica e il rischio di insufficienza cardiaca, è emerso che il rischio medio diminuiva del 12% per ogni 70 minuti al giorno dedicati a un’attività leggera e del 16% per ogni 30 minuti al giorno di attività moderata o vigorosa.

D’altra parte, ogni ora e mezza di inattività era associata a un aumento del 17% del rischio di insufficienza cardiaca. Non è sufficiente incoraggiare le persone a svolgere attività fisica: è essenziale fornire loro indicazioni su cosa fare e per quanto tempo farlo. Per questo motivo, i ricercatori hanno identificato un livello di attività fisica, rappresentato dal numero di passi, che può ridurre il rischio di insufficienza cardiaca.

I passi giornalieri sono facilmente monitorabili e possono essere misurati attraverso una varietà di dispositivi indossabili disponibili sul mercato, aiutando le persone a tenere traccia dei propri livelli di attività fisica.

Secondo la ricerca, bastano 2.500 passi al giorno per ridurre significativamente il rischio di sviluppare insufficienza cardiaca. È interessante notare che l’intensità del passo non influisce sull’efficacia del camminare, il che significa che questa attività può essere beneficiosa anche per coloro che non sono particolarmente allenati o che hanno problemi di mobilità.

Fonti: JAMA Cardiology / University ad Buffalo

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