Un traguardo storico è stato raggiunto nel campo dell’ingegneria genetica alimentare: è stata ufficialmente approvata per il consumo umano la prima banana geneticamente modificata. Il risultato è frutto del lavoro instancabile di un team di scienziati dell’Università del Queensland (QUT), i quali hanno dedicato tempo e risorse allo sviluppo di una varietà OGM di banana in grado di resistere alla temibile malattia di Panama Tropical Race (TR4), una minaccia che ha colpito duramente le coltivazioni di questo frutto in tutto il mondo.
La prima banana geneticamente modificata al mondo: quali sono le sue caratteristiche?
La malattia TR4, causata da un fungo, ha provocato danni devastanti alle piantagioni di banane, minacciando la sicurezza alimentare e l’economia di molte regioni. Tuttavia, grazie agli sforzi dei ricercatori, è stata creata una varietà di banana, nota come QCAV-4, che incorpora un gene di resistenza proveniente da una banana selvatica, la Musa acuminata ssp malaccensis. Questo gene conferisce alla pianta una resistenza significativa alla TR4, offrendo una speranza per la sopravvivenza delle coltivazioni di banane Cavendish.
L’approvazione governativa della QCAV-4 segna un importante passo avanti nella lotta contro le malattie delle piante e nella protezione delle risorse alimentari globali. Tuttavia, nonostante l’approvazione normativa, non sono previsti piani immediati per la commercializzazione della banana geneticamente modificata per i consumatori australiani. Al momento, la sua disponibilità rimane limitata, rappresentando una sorta di “riserva” nel caso di un ulteriore peggioramento delle condizioni delle coltivazioni.
Il lavoro dei ricercatori non si ferma qui: sono in corso ulteriori studi e sperimentazioni sul campo nel Queensland per migliorare ulteriormente la resistenza della QCAV-4 e affrontare altre minacce, come la sigatoka nera. L’obiettivo è quello di creare non solo colture più resistenti alle malattie, ma anche più adattabili ai cambiamenti climatici in corso.
Il professor James Dale, capo del programma di ricerca in biotecnologia applicata alle banane presso l’Università della Queensland, con convinzione esprime la sua fiducia nell’utilizzo dell’editing genetico come strumento chiave per assicurare la sicurezza alimentare in un mondo sempre più minacciato dalle mutevoli condizioni climatiche e ambientali. Questo approccio innovativo offre nuove prospettive per affrontare le sfide che il settore agricolo deve affrontare.
Che cosa ne pensano gli scienziati?
Gli scienziati ribadiscono con fermezza che la banana geneticamente modificata è sicura per il consumo umano. È importante notare che il gene introdotto era già presente nella varietà Cavendish, tuttavia non funzionava correttamente. Attraverso la modifica genetica mirata, questo gene è stato reso funzionale per conferire alla pianta resistenza alla malattia TR4, apportando così un significativo beneficio alla sicurezza e alla stabilità delle coltivazioni di banane.
L’approvazione della prima banana geneticamente modificata rappresenta un importante passo avanti nella ricerca agricola e nella lotta contro le malattie delle piante, offrendo una nuova speranza per la sicurezza alimentare e la sostenibilità delle coltivazioni di banane a livello mondiale.
Fonte: QUT