Insalata in busta, trovati livelli alti di batteri (e in una marca anche listeria): preoccupazione tra i consumatori!

Un’indagine recente condotta in Svizzera ha rivelato dati interessanti sulla pulizia e l’igiene dell’insalata in busta.

I dettagli dello studio condotto da “Kassensturz”, un noto programma televisivo svizzero, su un gruppo di insalate miste e insalate a cespo confezionate, sono stati attentamente esaminati. In totale, sono stati presi in considerazione 20 campioni di insalate, focalizzandosi sulla presenza di microrganismi quali lieviti, muffe, batteri coliformi (E. Coli), listeria e il conteggio totale dei germi, il tutto verificato in prossimità della data di scadenza.

Insalata in busta, trovati livelli alti di batteri (e in una marca anche listeria): preoccupazione tra i consumatori!

I risultati hanno rivelato fatti sorprendenti: la metà delle insalate non ha superato gli standard di igiene. In particolare, il 50% dei campioni ha mostrato una quantità complessiva di batteri oltre i limiti di riferimento stabiliti dalla Società tedesca di igiene e microbiologia.

Tuttavia, gli esperti chiariscono che, nonostante questa rilevazione, non costituisce necessariamente una minaccia immediata per la salute. Secondo il direttore del laboratorio, Manuel Dill, tali insalate potrebbero non essere attraenti ma non sono pericolose se consumate.

È fondamentale sottolineare che questi risultati si applicano specificatamente al contesto svizzero e potrebbero non essere direttamente trasferibili all’Italia o ad altre nazioni.

Listeria, trovata in una marca di insalata in busta bio: gravi rischi per la salute!

I microbi possono infiltrarsi nelle verdure attraverso varie vie, come il terreno o la presenza di animali. Inoltre, le pratiche igieniche durante la raccolta, la preparazione, il lavaggio e il confezionamento delle insalate possono influenzare la presenza di microrganismi.

Nel frattempo, lo studio ha rivelato che non c’erano quantità eccessive di lieviti, muffe o batteri coliformi nelle insalate analizzate, risultato indubbiamente positivo.

Tuttavia, una sola insalata in busta biologica (Naturaplan) è stata individuata con presenza di listeria. Questo batterio può costituire una minaccia, soprattutto per gli anziani, le persone con un sistema immunitario compromesso e le donne in gravidanza, poiché può causare infezioni del sangue o aborti.

Un altro studio in Italia al contrario premia le insalata in busta, il test de Il Salvagente

Sebbene lo studio sulle insalate confezionate in Svizzera abbia fornito importanti informazioni sulla loro igiene, va sottolineato che i risultati potrebbero variare da un paese all’altro e addirittura da un campione all’altro.

Alcuni potrebbero ricordare uno studio italiano condotto da Il Salvagente, che aveva concluso il contrario. Infatti, per quanto riguarda il rischio microbiologico, i risultati avevano dimostrato che le insalate in busta erano di migliore qualità e meno contaminate rispetto a quelle sfuse.

Attenzione, le insalate in busta inquinano!

Oltre alle preoccupazioni riguardo all’igiene, le insalate in busta presentano un notevole svantaggio: l’impatto ambientale dovuto all’imballaggio in plastica in cui sono confezionate. Va tenuto a mente che la produzione e lo smaltimento di plastica contribuiscono all’inquinamento ambientale. Pertanto, è consigliabile preferire sempre le insalate sfuse e lavarle e igienizzarle bene.

Fonte: Kassensturz 

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