In un inaspettato sviluppo nel contesto delle pratiche commerciali, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inflitto una sanzione complessiva di 1,42 milioni di euro alle aziende legate a Chiara Ferragni e Balocco. Questa decisione è stata presa a seguito di presunte pratiche commerciali scorrette legate alla vendita del “Pandoro Pink Christmas”, una novità nel panorama natalizio del 2022.
Chiara Ferragni multata dall’Antitrust per il suo pandoro Balocco
La vicenda ha origine nell’anno precedente, quando il pandoro Balocco con il marchio Chiara Ferragni era stato sotto l’occhio attento dell’Antitrust, che aveva avviato un’indagine su presunte pratiche commerciali scorrette. La sentenza è giunta proprio in vista delle festività natalizie, rappresentando un duro colpo per le società coinvolte.
Per una comprensione approfondita del contesto, è opportuno ripercorrere brevemente gli eventi. Il Pandoro rosa di Chiara Ferragni, noto come #pinkchristmas e prodotto da Balocco, ha guadagnato rapidamente popolarità nel panorama gastronomico del Natale 2023, diventando virale su TikTok.
La peculiarità di questo pandoro risiedeva nella sua componente benefica; una percentuale delle vendite era destinata a opere di beneficenza. In particolare, il pandoro contribuiva a finanziare la ricerca contro i tumori infantili presso l’Ospedale Regina Margherita di Torino. Tuttavia, è proprio su questo nobile intento che l’Antitrust ha deciso di concentrare la sua attenzione.
Che cosa evidenza Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato?
Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, i consumatori erano indotti a credere che l’acquisto del dolce natalizio contribuisse direttamente alla donazione in favore dell’ospedale. Tuttavia, la realtà era diversa poiché l’ammontare della donazione era stato deciso da Balocco, a prescindere dalle vendite effettive dei dolci:
“L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha sanzionato le società Fenice S.r.l. e TBS Crew S.r.l., che gestiscono i marchi e i diritti relativi alla personalità e all’identità personale della signora Chiara Ferragni, rispettivamente per 400 mila euro e per 675 mila euro, e Balocco S.p.A. Industria Dolciaria per 420 mila euro.”
Il comunicato stampa ingannevole ha presentato il “Pandoro Pink Christmas” come un prodotto il cui acquisto avrebbe contribuito al finanziamento di un nuovo macchinario per l’Ospedale Regina Margherita, nonostante la donazione fosse già stata effettuata in precedenza. Questo approccio ingannevole ha distorto la percezione dei consumatori riguardo all’impatto benefico dell’acquisto.
I cartigli applicati sui pandori “griffati” hanno anch’essi contribuito a una comunicazione fuorviante, inducendo i consumatori a credere che l’acquisto di tali prodotti avrebbe partecipato attivamente alla donazione pubblicizzata. Tale strategia ingannevole ha alimentato false aspettative nei consumatori, spingendoli a fare scelte d’acquisto basate su informazioni fuorvianti.
Le pubblicazioni sui social media di Chiara Ferragni hanno aggiunto un ulteriore strato di ambiguità, suggerendo erroneamente il suo coinvolgimento diretto nella donazione, nonostante le sue società avessero incassato senza canalizzare alcun contributo finanziario all’ospedale. Questa tattica ha contribuito a creare un’immagine distorta delle dinamiche di beneficenza associate al “Pandoro Pink Christmas”.
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