Olio di oliva, sequestrate oltre 500 bottiglie non conformi: scatta l’allarme tra i consumatori!

Mentre la nostra attenzione è catturata dall’incremento costante dei prezzi dei beni di consumo, incluso l’olio di oliva extravergine (sempre più costoso), c’è chi si adopera per controllare la qualità e l’autenticità dei prodotti. In questo periodo, infatti, moltissimi controlli stanno mettendo in difficoltà aziende e produttori. Questi sono fondamentali per confermare l’esattezza di quanto sia sano un prodotto.

Quando si parla di olio extravergine di oliva ci si riferisce all’eccellenza, sotto ogni punto di vista. Eppure non sempre le cose vanno in questo modo. C’è stato un controllo generale a tappeto. L’olio di oliva sequestrato non ha risposto alle conformità da prevedere in etichetta, per questo motivo oltre 500 bottiglie sono state eliminate dal mercato. Che cosa è accaduto?

Olio di oliva ritirato dal mercato: sequestrate oltre 500 bottiglie non conformi!

Recentemente, l’Ispettorato Centrale per la Salvaguardia della Qualità e la Repressione delle Frodi nei Prodotti Agroalimentari (ICQRF) ha rivelato irregolarità concernenti un condimento a base di oli, durante un’operazione a Benevento. Più di 500 bottiglie, apparentemente contenenti olio d’oliva (ma in realtà solo in minima parte), sono state sequestrate per violazioni del regolamento comunitario 2014/2022.

Il regolamento in questione enfatizza l’importanza di evitare che i prodotti alimentari contenenti il prodotto stesso indirizzino i consumatori in modo ingannevole, sfruttando la rinomanza di questo prodotto tipico del nostro territorio.

L’incremento dei controlli è stato innescato dalle preoccupazioni sollevate da ItaliaOlivicola riguardo all’abbondanza di prodotti inadeguati che invadono gli scaffali dei supermercati, camuffati con richiami fuorvianti all’olio extra vergine di olive e alle olive.

Violazioni delle disposizioni obbligatorie per legge

Il 9 ottobre, durante un’azione presso la sede di una società campana, è avvenuto il maxi sequestro.

Come accade quasi sempre in sequestri simili, non è stata svelata la marca del prodotto sequestrato ma il Salvagente  segnala che potrebbe trattarsi del ConDisano, un condimento a base di una miscela di oli.

È stato riscontrato che il prodotto non rispettava le disposizioni obbligatorie in materia di etichettatura. In particolare, l’azienda ha omesso di indicare la percentuale di olio extravergine utilizzata sull’etichetta, un’informazione cruciale per i consumatori alla ricerca di autenticità e qualità nei prodotti a base di olio d’oliva e obbligatoria per legge.

Nel comunicato di Cia Puglia si legge:

Dal verbale di sequestro amministrativo emergono mancanze ingiustificabili da parte dell’azienda che, obbligatoriamente, avrebbe dovuto indicare sull’etichetta la percentuale di olio extra vergine utilizzato, nonché altre diciture proprie dei prodotti costituiti esclusivamente da una miscela di oli vegetali.

Lista degli ingredienti dei prodotti sequestrati

E’ stata verificata la lista degli ingredienti dei prodotti sequestrati sul sito del marchio:

  • olio di semi di girasole
  • olio extravergine di oliva (15%)
  • olio di semi di mais
  • aroma alle erbe mediterranee (0,7%)
  • vitamina D (0,0005%)

Sul sito del marchio però la percentuale di olio extravergine di oliva è indicata.

La risposta dell’azienda

L’azienda produttrice dell’Olio Dante ha risposto al portale Greenme affermando quanto segue:

“ La dichiarazione in retroetichetta è assolutamente presente e, pertanto, viene indicata correttamente la percentuale di olio extravergine di oliva presente nel prodotto, tra gli ingredienti. La contestazione che ha condotto al sequestro amministrativo ha riguardato esclusivamente la ulteriore indicazione sul fronte dell’etichetta e non quindi la sua mancanza, come erroneamente lascito intendere nell’articolo”.

Fonte: CIA Puglia

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