Bastoncini di pesce, è allarme: 11 su 19 marche contengono sostanze tossiche | La classifica!

La produzione dei bastoncini di pesce, un alimento amato dai bambini per la sua praticità e il sapore irresistibile, rivela aspetti nascosti che riguardano la salute e l’ambiente. Un recente studio condotto in Germania ha messo in luce queste importanti questioni. A cosa bisogna fare attenzione? I test hanno dato una risposta.

Bastoncini di pesce, 11 su 19 marche contengono sostanze tossiche: il test tedesco!

L’indagine condotta dalla rivista Öko-Test ha coinvolto 19 marche di bastoncini di pesce, prevalentemente presenti sul mercato tedesco. La stragrande maggioranza di questi utilizzava come materia prima il Pollock dell’Alaska. Ma c’erano anche varianti basate su Pollock, Merluzzo e Nasello del Pacifico. La stragrande maggioranza di questi prodotti era pre-fritta.

I bastoncini sono sottopostI a rigorose analisi di laboratorio per individuare la presenza di sostanze nocive, tra cui sostanze grasse, metalli pesanti problematici, componenti di oli minerali e clorati. Inoltre, è stato effettuato un test per rilevare la presenza di composti perfluoroalchilici. Questi sono noti per la loro scarsa degradabilità nell’ambiente e il potenziale accumulo negli alimenti. I campioni sono stati anche esaminati per ossa, nematodi, listeria patogena e conteggio totale dei batteri.

Per valutare la sostenibilità della pesca utilizzata, è stato richiesto a tutti i fornitori di fornire dettagli sulla catena di approvvigionamento. È compresa la zona principale di pesca, la zona di pesca secondaria e il metodo di pesca utilizzato. Un team di esperti, guidato dal biologo marino Rainer Froese del Centro Geomar Helmholtz per la ricerca oceanica di Kiel, ha esaminato i dati scientifici e valutato la salute delle popolazioni ittiche nelle zone di pesca specificate e la sostenibilità dei metodi di pesca impiegati.

Bastoncini di pesce, attenzione: trovate sostanze potenzialmente cancerogene!

I risultati hanno rivelato che undici dei 19 prodotti testati contenevano quantità eccessive di sostanze grasse nocive. In particolare si parla di acidi grassi 3-MCPD e esteri glicidilici degli acidi grassi. Nonostante le contestazioni di alcuni fornitori e le promesse di riduzione di queste sostanze. Le prove scientifiche suggeriscono che siano potenzialmente cancerogene, suscitando legittime preoccupazioni sulla sicurezza alimentare, soprattutto per i bambini, grandi consumatori di bastoncini di pesce.

Öko-Test segnala che l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) ha stabilito una dose massima giornaliera di 3-MCPD, e un bambino di 30 chili consumerebbe più della metà della dose ammissibile con soli cinque bastoncini di pesce contaminati.

Oltre alle preoccupazioni per la salute, il test sottolinea anche problemi di sostenibilità nella produzione dei bastoncini. Infatti, tutti i metodi di pesca utilizzati rispettano l’ecosistema marino. Il Pollock dell’Alaska, ampiamente impiegato, è oggetto di pesca intensiva con reti a strascico. Ma questo è un metodo altamente dannoso per gli habitat marini. La mancanza di trasparenza nella catena di approvvigionamento e le pratiche di pesca poco chiare complicano la possibilità per i consumatori di fare scelte sostenibili.

Bastoncini di pesce: la classifica delle marche migliori e peggiori!

Tra i bastoncini di pesce che sono valutati con “buono”, troviamo quelli del marchio Frosta, Iglo (Findus) e gli Ocean Sea venduti da Lidl (di cui non si è certi se siano la stessa referenza venduta anche in Italia).

Ci sono poi i bastoncini Bofrost che ottengono un “soddisfacente”, le altre marche invece sono tipiche del mercato tedesco, quindi non ci interessano particolarmente.

 

Fonte: Öko-Test

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