Olio extravergine d’oliva: 7 marche su 15 non sono veramente “extravergine”. Tra i migliori c’è Monini e Bertolli, la classifica!

L’olio extravergine d’oliva è uno tra i prodotti più consumati dagli italiani, considerato da sempre “l’oro verde” del nostro paese. Quando andiamo al supermercato la scelta di un olio extravergine di qualità tra le tante marche disponibili può essere difficile.

Il Salvagente però ha condotto un test condotto su 15 marche di oli extravergine di oliva venduti al supermercato. Dai risultati si è scoperto che quasi la metà delle referenze testate non è olio extravergine. 

Olio extravergine d’oliva: 7 marche su 15 non è veramente “extravergine”

Il test condotto dalla rivista Il Salvagente ha preso in esame 15 prodotti di olio extravergine d’oliva per valutarne in laboratorio alcune caratteristiche e scoprire se l’olio che mettiamo sulle nostre tavole è realmente quello indicato sulle etichette. Per tutti i campioni testati si trattava di miscele provenienti dall’ Ue, fatta eccezione per dell’olio Colavita (di origine Ue e non Ue).

Oltre ai test di laboratorio, tutti gli oli presi in esame sono stati sottoposti all’analisi sensoriale attraverso il panel test per scoprire se si trattasse appunto di olio extravergine d’oliva. L’analisi sensoriale è stata eseguita dal comitato di assaggio del Laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane e dei monopoli di Roma.

E’ importante, per legge, che l’olio extravergine debba rispettare specifici parametri chimici per poter essere chiamato “extravergine” e superare quindi il panel test (obbligatoria dal 1991). La prova di assaggio viene fatta da professionisti accreditati, con lo scopo di valutare che l’olio non abbia difetti organolettici. In questi casi, basta solo un parametro negativo, che l’olio classificato come “extravergine” passi ad essere “vergine”.

Il Salvagente, specifica che si tratta di:

“una prova codificata e ripetibile condotta da valutatori esperti e allenati che, da 30 anni, concede – o nega – il via libera alla vendita di un’extravergine. Purtroppo in tanti negano la validità del panel test e lo accusano di essere una valutazione soggettiva”.

Su ogni campione di olio è stata verificata l’eventuale presenza di pesticidi, acidità, perossidi, esteri etilici e concentrazione di ftalati.

Olio extravergine d’oliva, 7 su 15 non sono extravergini: i produttori si difendono così

Un’amara sorpresa per la nota rivista Il Salvagente e i consumatori. I risultati hanno mostrato che ben 7 oli su 15 non erano davvero extravergine come dichiarato in confezione. Gli oli testati non hanno superato la prova organolettica, a causa di alcuni difetti che li facevano abbassare di categoria. Si trattava quindi di oli di oliva vergini e non extravergini. 

Il Salvagente specifica che consumare olio vergine non comporta nessun rischio per il consumatore, ma il problema è un altro. Perché far pagare al consumatore un 30-40% in più per un olio extravergine quando in realtà non lo è?

Alcuni produttori nonostante i risultati del test, si sono difesi dicendo che nel momento della consegna ai punti vendita il loro olio era extravergine e che il problema potrebbe essere nato durante lo stoccaggio dei prodotti.

Ma è davvero credibile tutto ciò? La cosa certa è che sicuramente a rimetterci sempre è il consumatore che compra un prodotto di qualità, ma che in realtà non è. Prima di questo test (2021), ce ne è stato un altro effettuato nel 2015 in cui i risultati erano molto simili a questi. Nel 2015 partì una vera e propria inchiesta giudiziaria, ma poi archiviata. Da allora, come possiamo vedere, le cose non sono molto cambiate.

Invece per la questione dei residui di pesticidi, che sono stati trovati in alcuni oli testati, precisa la rivista, erano molto al di sotto dei limiti di legge.

La classifica dei migliori oli extravergini e le marche che non hanno superato il test

Da questo test, fortunatamente, qualche marchio che ne esce bene c’è, tra cui vi sono Monini (Classico) e Bertolli (Fragrante) che, come dimostrato dal panel test, si tratta veramente oli extravergine di oliva.

Quindi vediamo la classifica dei migliori oli extravergini stilata da Il Salvagente:

  1. Monini classico, prezzo 5,49 euro. Punteggio: 9,5
  2. Bertolli Fragrante, prezzo 5,99 euro. Punteggio 9
  3. Esselunga classico, prezzo 3,99 euro. Punteggio 8,8 (migliore acquisto)
  4. Coop, prezzo 4,90 euro. Punteggio 7,9
  5. Conad classico, prezzo 4,80 euro. Punteggio 7,9
  6. Farchioni, prezzo 5,60 euro. Punteggio 7,5
  7. Primadonna Lidl, prezzo 3,79 euro. Punteggio 6,5
  8. Carrefour cucina delicata, prezzo 4,59 euro. Punteggio 6,5

Invece, i marchi penalizzati dalla prova d’assaggio sono 7, tutti valutati con un punteggio di 3.

  1. Carapelli Frantolio, prezzo 6,38 euro
  2. Colavita Mediterraneo tradizionale, prezzo 5,79 euro
  3. Cirio classico, prezzo 5,25 euro
  4. Coricelli, prezzo 5,79 euro
  5. De Cecco classico, prezzo 4,99 euro
  6. La Badia Eurospin, prezzo 3,79 euro
  7. Il Saggio Olivo Todis, prezzo 2,99 euro

Fonte: Il Salvagente, Greenme

Dottoressa in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione

Autrice e fondatrice di LaTuaDietaPersonalizzata.it. Laureata con lode in Scienze degli alimenti e della nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli ed esperta di salute, alimentazione e benessere.

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