Ogni giorno se ne vedono di tutti i colori, ma quello di utilizzare l’acqua di mare per preparare il pranzo in barca non si era mai visto.
Qualche settimana fa è circolato il video, oramai divenuto virale, che mostra una ragazza a bordo di un natante mentre immerge una fresella nell’acqua del mare. La piccola ciambella di pane secco pugliese viene condita con un’insalata di mais, cipolle, tonno, pomodorini e bocconcini di mozzarella immersi nell’acqua marina. Il video potrebbe essere considerato come una vera e propria provocazione, ma in effetti molti followers hanno mostrato apprezzamento nei confronti della ragazza che ha utilizzato l’acqua di mare per preparare il suo pranzo in barca.
Mangia una fresella bagnata nell’acqua di mare durante una gita in barca: scoppia la polemica!
Il video della ragazza che condisce la sua frisella pugliese con l’acqua di mare non rappresenta una provocazione e non vuole neppure sensibilizzare il pubblico. Allora, perché girare un video del genere? Lo scopo è quello di rendere omaggio ad una specialità pugliese: “frisa sponzata a mare”. Si tratta di un pasto tipico che facevano i pescatori in alcune zone della Puglia. Non è la prima volta che l’acqua di mare viene utilizzata per preparare diversi piatti. Sui social troviamo esempi di chef che preparano una bella spaghettata allo scoglio utilizzando l’acqua di mare. È davvero così gustoso e salutare cucinare utilizzando l’acqua del mare?
Occhio all’utilizzo dell’acqua del mare in cucina: rischi grosso!
Il video della giovane che mostra il suo pranzo con la frisella condita con l’acqua di mare pone l’attenzione su un problema rilevante: l’inquinamento dell’acqua di mare. Basti osservare che la ragazza è in mare aperto con la sua imbarcazione e vicino ci sono altri natanti. L’acqua di mare utilizzata non è di certo pulita, ma è piena di idrocarburi e l’inquinamento marino è un problema rilevante. In passato utilizzare l’acqua del mare per preparare le zuppe non cagionava problemi di salute, ma oggi l’inquinamento atmosferico e marino possono portare a gravi problemi di avvelenamento e di salute.
L’acqua di mare è contaminata dalle sostanze rilasciate dalle imbarcazioni. I natanti utilizzano motori a combustione interna che bruciano carburanti come benzina o gasolio. Durante questo processo, vengono rilasciati oli di idrocarburi, che sono ben visibili nelle acque marine limpide. Per non parlare poi dell’elevato contenuto salino dannoso per chi soffre di problemi di pressione alta o altre patologie correlate al consumo eccessivo di sale. Nelle acque marine sono presenti microplastica, plastica e perdite di sostanze chimiche, che possono risultare dannosi per l’organismo.