Gelato, l’assurdo aumento dei prezzi in 20 anni (non solo di Algida): scoppia la protesta dei consumatori!

Con la fiammata inflazionistica in atto anche il prezzo del gelato ha subito un incremento vertiginoso. Negli ultimi 20 anni si è registrato un assurdo aumento del prezzo del gelato.

Ad impattare sul prezzo del gelato è il trend inflazionistico, ma anche la shrinkflation: ciò implica che i gelati costano di più, ma la quantità consumabile è inferiore. Consumare un gelato durante la stagione estiva ci consente di concedersi un peccato di gola e di rinfrescarci. Il gelato artigianale è da preferire al gelato confezionato: tutti quanti, grandi e piccini, amano concedersi una merenda sfiziosa, nutriente e genuina. Colpa del trend inflazionistico, dell’aumento del costo di materie prime e dell’energia, oltre che del fattore stagionalità e dell’aumento della domanda. In venti anni i gelati hanno subito rincari davvero significativi e rilevanti.

Gelato, l’assurdo aumento dei prezzi in 20 anni (non solo di Algida): scoppia la protesta dei consumatori!

L’estate 2023 sarà ricordata per essere la stagione che ha registrato gli incrementi più vertiginosi: a Firenze i prezzi per acquistare un gelato sono i più alti. Le città più economiche sono Siena e Vicenza. L’aumento del prezzo del gelato risente dell’incremento del prezzo delle materie prime. Purtroppo, il prodotto più dolce ed emblema della stagione estiva ha subito rincari senza precedenti nel corso degli anni ultimi 20 anni. Leonardo Bellizzi di BeSafe Group su Linkedin scrive così in un post:

L’inflazione di gelati Algida: 2002 vs 2023

Cornetto Classic: da 0.90€ a 2.50€ [+178%]
Magnum Classic: da 1.20€ a 2.70€ [+125%]
Fior di fragola e Cremino: da 0.55€ a 1.80€ [227%]
Calippo e Cucciolone: da 0.80€ a 2.40€ [200%]

Il Magnum ad esempio:

“Ieri ho preso un Magnum di quelli special a 3 € ed erano 66 gr, nel 2002 un Magnum Classic da 1.20 € erano 86 gr”.

È quanto sottolineato da Consumerismo No profit, che ha confrontato i prezzi dei gelati nelle varie città italiane. Il prezzo medio dei gelati ha registrato un incremento di oltre venti punti percentuali rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

A pesare sul prezzo del prodotto finale è l’aumento dei costi delle materie prime, dallo zucchero alle uova, dal latte alla frutta, oltre al caro-energia che impatta sulle bollette energetiche. Tutto ciò impatta sui costi di produzione. A crescere sono i prezzi dei gelati artigianali, ma anche i prezzi dei gelati in vaschetta venduti presso i supermercati ed i prezzi dei prodotti confezionati che si possono acquistare nei bar. I rincari sono stati registrati ovunque lungo tutto lo Stivale italiano: nella Capitale un cono da due gusti supera i 4 euro. Oltre al prezzo delle materie prime ad impattare sul prezzo del prodotto finale è anche il sensibile aumento dei prezzi delle confezioni di plastica e di carta.

In quale città il gelato è più caro?

Il trend dei listini prezzi è diversificato sul territorio nazionale: è quanto rileva Consumerismo No profit. La città più cara è Firenze, mentre le città più economiche sono Siena, Vicenza e Padova. Nonostante i rincari diffusi, sia gli italiani sia gli stranieri continueranno a consumare un buon cono o una buona coppetta di gelato.

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