Quante persone per comodità e praticità scelgono di consumare una scatoletta di tonno, da mettere nell’insalata, per preparare un buon sugo o da mettere in un panino o toast quando si è di fretta. C’è chi ne mangia fin troppo durante l’arco della settimana, superando le quantità raccomandate dalle linee guida per una sana alimentazione.
Il tonno bianco è un pesce delizioso e salutare. Oltre a offrire un ottimo sapore, contiene numerosi nutrienti importanti che ci aiutano a mantenerci in salute, come gli acidi grassi omega-3, le proteine, le vitamine B6 e B12, il magnesio e il potassio. Mangiare regolarmente tonno può aiutare a ridurre il rischio di malattie cardiache riducendo i livelli di colesterolo grazie al suo contenuto di Omega-3. Il tonno è anche molto ricco di selenio, che ha dimostrato di proteggere le persone da malattie croniche.
Tonno in scatola, non sono tutti uguali: alcuni contengono più mercurio degli altri!
È facile trovare il tonno bianco in scatola o fresco in molti negozi; ma anche se ha tantissime proprietà benefiche, bisogna fare attenzione al tipo di tonno che decidiamo di mangiare o mettere in tavola. Purtroppo il problema principale di questo alimento è la presenza più o meno alta di mercurio, un metallo pesante assai tossico per la salute, in particolare per i bambini e le donne in gravidanza.
Quindi quali sono i maggiori rischi di consumare questo alimento molto amato dagli italiani? La prima cosa da fare è quella di leggere attentamente le informazioni riportate in etichetta del tonno in scatola e scegliere quantomeno un prodotto che contiene una percentuale bassa di questo metallo pesante. A darci una mano nella scelta è la rivista americana Consumer Reports, che ha condotto un’indagine proprio sul tonno in scatola.
Tonno in scatola, trovato mercurio in tutte le marche | Alcuni ne contengono di meno, metti questi nel carrello della spesa!
Gli scienziati che hanno condotto il test hanno analizzato dieci marchi di tonno in scatola più conosciuti. I filetti di tonno presi in esame provenivano dal tonno Alalunga, un tonno grande e anche abbastanza costoso, e da tonni “light” (come il pinna gialla e lo skipjack), ovvero dei tonni di dimensioni più piccole.
In tutti i prodotti analizzati dalla rivista americana sono state trovate tracce di mercurio, anche se fortunatamente in percentuali differenti a seconda della specie del tonno. Si è visto che i pesci di dimensioni più grandi hanno percentuali di mercurio più alte rispetto ai tonni più piccoli, perché si trovano più in alto nella catena alimentare.
In poche parole, più i pesci sono grandi più si nutrono di quelli più piccoli e di conseguenza più mercurio si accumula nei loro corpi. Spiegato il perché i filetti di tonno pinna gialla e skipjack (specie più piccole) contenevano meno mercurio rispetto ai filetti di tonno Alalunga (più grande). Nel report pubblicato dalla rivista americana si legge:
Abbiamo riscontrato un’ampia gamma di livelli di mercurio tra i tipi di tonno e tra le diverse marche. Le varietà pinna gialla e skipjack, ad esempio, contengono in media molto meno mercurio del tonno alalunga. Ciò non sorprende, dal momento che l’alalunga è più grande e vive più a lungo dei tonni che compongono il tonno pinna gialla o skipjack.
La differenza di mercurio nelle scatolette di tonno Alalunga non è poca, queste infatti contenevano circa tre volte più mercurio rispetto alle altre scatolette di tonno pinna gialla e skipjack. Quindi prima di acquistare le scatolette di tonno, sarebbe opportuno leggere in etichetta la specie di tonno presente e scegliere sempre pesci più piccoli.
Fonte: Consumer Reports