Quando facciamo la spesa è importante sapere l’origine delle materie prime dei prodotti che mettiamo a tavola tutti i giorni. In questo modo ci assicuriamo di portare in tavola sempre prodotti di qualità e sicuri. Uno dei prodotti più consumati dagli italiani è la passata di pomodoro, un alimento versatile usato in cucina in moltissime ricette, dai primi ai secondi piatti e sulla nostra amata pizza.
Nei supermercati ci sono tantissime marche e tipologie di passate di pomodoro, e alle volte è difficile scegliere un buon prodotto. Spesso la nostra scelta ricade anche sui prodotti messi in offerta dai supermercati così da risparmiare qualcosina. Ma quello a cui dovremmo dare importanza quando si tratta di prodotti che sono utilizzati spesso in cucina come la passata di pomodoro, è l’origine della materia prima, in questo caso dei pomodori.
I pomodori con cui sono realizzate le passate sono solo di nostra produzione o vengono anche da altri paesi? Per rispondere a questa domanda, Greenme una testata online d’informazione, ha condotto una piccola “indagine” confrontando le passate di pomodoro che acquistiamo nei supermercati.
Passate di pomodoro 100% italiane, non farti ingannare: metti queste nel carrello della spesa. La lista delle marche!
L’indagine è stata condotta in diversi supermercati presenti sul nostro territorio dopo aver letto bene le etichette dei prodotti, soprattutto per quanto riguarda l’origine della materia prima delle passate.
I prodotti analizzati sono stati:
- Amo essere ECO (Eurospin) – Passata di pomodoro BIO
- Barilla – La salsa classica
- Cirio – Passata Verace
- Conad – Passata di pomodoro classica
- De Cecco – Passata classica vellutata
- Delizie del Sole – Passata di pomodoro
- La Fiammante – La passata
- La Rosina – Passata di pomodoro tradizione mediterranea
- Mutti – Passata di pomodoro
- Ohi Vita! – Passata di pomodoro biologica
- Petti – Passata extrafine (Il delicato)
- Santa Rosa – La passata
- Star – La mia Pummarò
- Valfrutta – Passata vellutata
- Valgrì – Passata densa di pomodoro.
Sulle etichette dei prodotti presi in esame, si vede che tutte le passate dichiarano di utilizzare pomodori coltivati in Italia:
Questo dato è sicuramente positivo, ma naturalmente quando acquistiamo e scegliamo un prodotto non è l’unica a cui bisognare prestare attenzione. Anche se in questo caso i pomodori sono coltivati nel nostro Paese, questo non ci assicura che non siano presenti lo stesso sostanze controverse come micotossine o pesticidi che, anche se presenti in tracce entro i limiti di legge, possono essere una minaccia per la nostra salute.
Come abbiamo già ribadito più volte, la presenza di più sostanze controverse nello stesso prodotto o in un insieme di prodotti che acquistiamo e finiamo col consumare ogni giorno potrebbe dare vita a quello che viene chiamato “cocktail di sostanze chimiche” che alla lunga può essere dannoso per la nostra salute.
Come bisogna agire allora? Oltre a prestare attenzione all’etichetta dei prodotti che consumiamo, e sempre bene informarsi consultando regolarmente i test laboratoriali eseguiti da associazioni e riviste che tutelano la salute dei consumatori sui prodotti in vendita nei nostri supermercati.
Fonte: Greenme
Dottoressa in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione
Autrice e fondatrice di LaTuaDietaPersonalizzata.it. Laureata con lode in Scienze degli alimenti e della nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli ed esperta di salute, alimentazione e benessere.