Pollo, attenzione: tutti comprano questo al supermercato senza saperlo | Non metterlo mai nel carrello della spesa!

Quando compriamo il pollo al supermercato, sappiamo davvero cosa stiamo mangiando? Da dove proviene e quali sono le sue condizioni di crescita? Fate attenzione sempre alle etichette, ed evitate di acquistare questo tipo di pollo!

Carne, presto verrà sostituita con altre fonti proteiche meno inquinanti!

Le tendenze alimentari, il benessere degli animali e l’influenza di entrambi sull’ambiente sono dibattiti sempre più presenti nella cronaca nazionale e internazionale. Tanto che ci sono già molte organizzazioni e persino governi che si occupano di diete sostenibili, a ridotto contenuto di carne. Allo stesso tempo, data la consapevolezza sociale del benessere animale e l’insostenibilità dello sviluppo dell’agricoltura industriale intensiva, negli ultimi anni sono stati sviluppati anche nuovi modelli dietetici in cui incorporare nuove fonti proteiche che evitino lo sfruttamento degli animali. È il caso dello sviluppo di proteine ​​sintetiche “coltivate” in laboratorio, fonti proteiche sintetizzate da batteri, microalghe o insetti come sostituti della carne.

Sebbene il consumo di insetti non sembri essere del tutto radicato nella nostra società, alcune varietà sono già accettate dalle autorità europee e considerate sicure. Tuttavia, sebbene il consumo di questi nuovi e benefici prodotti cresca in modo esponenziale, e in modo direttamente proporzionale alla popolazione mondiale, questi cambiamenti sono fattibili nella società odierna? Il consumatore medio è disposto a sostituire la carne con altre fonti proteiche la cui produzione è meno inquinante?

Pollo, è la carne più consumata dagli italiani: ma fate attenzione a quella che comprate! 

Gli esperti concordano sul fatto che in futuro dovremo nutrirci in modo più sostenibile attraverso una dieta vegetariana ma anche quella che preveda il consumo degli insetti. Purtroppo oggi il consumo di carne è molto alto e per quanto riguarda il dispendio idrico, è tra i cibi che ne necessita di più. Infatti, per produrre 1 kg di carne di manzo, si arriva a consumare all’incirca 16 mila litri di acqua.

La carne maggiormente richiesta è il pollo, anche perché molto più economica per il consumatore. Così per ridurre i costi di allevamento e produzione, si tende a sfruttare moltissimo questo animale che si ripercuote sulla sua salute (sofferenze, condizioni igienico-sanitari e stress psico-fisico). Il pollo che compriamo di solito al supermercato è il broiler (Gallus gallus domesticus), che viene fuori da una serie di incroci tra razze diverse. Sono i classici polli con la cresta rossa e la pelle gialla che sono allevati in modo intensivo solo per andare al macello. Basta pensare che un pollo normale pesa all’incirca 1,2 kg a 4 mesi. Questi destinati ad un allevamento intensivo invece possono arrivare a pesare fino a 3 kg nemmeno a 2 mesi.

L’elevato consumo di pollo richiede il massimo ingrasso dell’animale nel minor tempo possibile. L’allevamento intensivo mette a dura prova gli animali, che si trasmette direttamente alla carne e i suoi effetti raggiungono i consumatori. Questi polli sono nutriti automaticamente, non sono esposti mai alla luce solare ma sempre a quella artificiale anche per 24 ore al giorno. Così facendo il ciclo sonno-veglia è disturbato e saranno portati a mangiare di più, raggiungendo prima il peso per poter andare al macello.

Spesso l’allevamento è così sovraffollato che molti polli riportano fratture e ferite, sviluppano infezioni, camminano sui propri escrementi. La situazione è diversa per quanto riguarda i polli tradizionali di alta qualità che vengono macellati solo dopo 110 giorni contro i 40 dei broiler. Inoltre, non crescono in capannoni con luce artificiale ad alta densità e mangiano in modo più genuino e naturale.

Non fidatevi del prezzo del pollo: se costa così poco, un motivo c’è!

Nonostante la rigida legislazione in materia di sicurezza alimentare e benessere degli animali nell’Unione Europea, non c’è dubbio che l’allevamento intensivo metta sotto stress gli animali. Questo viene poi trasmesso direttamente alla carne che alla fine raggiunge il consumatore. Il prezzo del petto di pollo che compriamo al supermercato può essere anche conveniente, ma dietro tutto questo c’è una vita di sofferenza dell’animale senza contare che la qualità della carna è davvero scarsa. 

Dottoressa in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione

Autrice e fondatrice di LaTuaDietaPersonalizzata.it. Laureata con lode in Scienze degli alimenti e della nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli ed esperta di salute, alimentazione e benessere.

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