Tonno in scatola: trovato il bisfenolo in 6 marche più vendute e conosciute, ecco il test

Un test condotto da Il Salvagente ha mostrato la presenza di Bisfenolo nelle scatolette di tonno, e anche in molti altri alimenti che consumiamo ogni giorno in lattina.

Tonno in scatola: trovato il bisfenolo in 6 marche più usate e conosciute

Nell’ultimo studio, la rivista ha analizzato 6 marche di tonno in scatola tra quelle più usate e conosciute. Lo studio ha evidenziato la presenza di Bisfenolo nelle scatolette di tonno, anche se sempre entro i limiti massimi di legge. Anche se presenti entro i limiti, questo non significa che i consumatori non siano a rischio.

Ma cerchiamo di capire cos’è il Bisfenolo e perché è dannoso per la salute. Il Bisfenolo, o comunemente denominato BPA, è una sostanza chimica utilizzata sin dagli anni ’60 a livello industriale. Questa sostanza è adoperata per aumentare la resistenza di contenitori destinati agli alimenti, come le lattine, le scatolette. Si tratta di quel rivestimento protettivo che si trova internamente alle confezioni  di carne e pesce, panna, e soprattutto piatti pronti.

Se agli inizi degli anno ’60 non si conoscevano ancora alcuni rischi per la salute di questa sostanza, dagli anni ’90 invece alcuni iniziarono a denunciare la possibilità di contaminazione cioè, il Bisfenolo passa dalla scatoletta al cibo. Così le Associazioni e organizzazioni a tutela dei consumatori  conducono dal 2025 dei test su campioni per valutarne la presenza nel prodotto.

Bisfenolo nelle scatolette di tonno, ma non solo! Tutti gli alimenti che lo contengono

In uno dei suoi ultimi studi Il Salvagente, così come anche un recente studio condotto dal Governo Tedesco ha stilato una lista di prodotti potenzialmente contaminati dal bisfenolo. Tra gli alimenti esenti da questa sostanza ci sono frutta, verdura e latticini, come anche gli alimenti destinati alla prima infanzia e bambini. Negli alimenti invece a rischio ci sono carne, pesce, salsicce, zuppe, panna e anche il latte di cocco in cui è stata trovata il CdB, cyclo-di-BADGE, una sostanza che è strettamente correlata al Bisfenolo.

Dunque sono molti i prodotti in cui è stato riscontrato un elevato rischio di trovare il bisfenolo, anche se c’è da precisare che le quantità presenti sono sempre entro i limiti di Legge. Questi limiti sono decisi da l’Efsa, in attesa comunque di alcuni aggiornamenti a riguardo.

Gli effetti tossicologici sulla salute di questa sostanza non sono stati ancora dimostrati del tutto. Tuttavia, siccome è presente in molti prodotti alimentari, ne consegue che l’uomo ne è continuamente esposto. Anche perché, per chi non lo sapesse, il Bisfenolo è presente anche nella carta da stampante, negli scontrini fiscali, e addirittura in alcuni apparecchi odontoiatrici.

Secondo alcune fonti, la continua esposizione di questa sostanza comporta un rischio maggiore a contrarre tumori, specialmente quello della mammella. Ma effetti negativi si hanno anche sul sistema endocrino, compromettendo l’equilibrio ormonale e l’attività riproduttiva. Conseguenze gravi, anche se difficili da dimostrare.

La buona notizia è che sembra che la quantità di Bisfenolo nelle lattine e contenitori per alimenti sia diminuita. Quindi questo dimostra che c’è una certa preoccupazione a questo riguardo. Purtroppo, ci sono ancora alcuni Paesi che non hanno regolamentazioni molto rigide come quelle dell’UE e dell’Italia e quindi non danno molta importanza a questo problema.

Il consiglio che può essere dato a tutti i consumatori è quello di non consumare molti cibi in lattina, come il tonno e simili. Meglio acquistarli nei barattoli di vetro se possibile e preferire sempre cibi freschi.

Fonte: Il Salvagente

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