Supermercato, è allarme: l’alimento più amato è a rischio | Presto lo pagherai molto di più, lo mettiamo sempre in tavola!

Un altro prodotto a rischio sulle tavole degli italiani: lo consumiamo ogni giorno per insaporire i nostri piatti ed è altamente benefico per la quantità di calcio e sali minerali che apporta all’organismo. Ma qual è questo alimento che presto troveremo sempre meno sugli scaffali e che pagheremo di più? Vediamolo insieme!

Supermercato, scatta l’allarme: la produzione è a rischio. Presto lo pagherai molto di più!

Ormai, negli ultimi mesi sono molti i prodotti a rischio che potremmo trovare meno al supermercato. Dopo la carenza di CO2 e il blocco di molte aziende che si occupano di produrre l’acqua frizzante come il caso del marchio Sant’Anna, questa volta tocca al latte. Nell’ultimo periodo, a causa dell’aumento dei costi di energia e materie prime, molte aziende hanno ridotto la produzione di queste bene primario. Quindi a causa della carenza di latte, a rischio vi è anche il Parmigiano Reggiano, uno dei formaggi più consumati in tavola dagli italiani. Chi non aggiunge un cucchiaio di parmigiano sulla pasta o nelle polpette e in tantissimi piatti salati.

Questo allarme è stato lanciato da Roberto Gelfi, vicepresidente di Confagricoltura Parma nonché presidente della sezione lattiero-casearia di Confagricoltura Emilia-Romagna. I più grandi produttori di latte, Granarolo e Lactalis, già da qualche settimana hanno avvertito di avere grandi problemi nella produzione del latte, a causa dell’aumento vertiginoso dei costi e delle bollette.

A rischio produzione c’è anche il Parmigiano Reggiano: è scattato l’allarme!

Roberto Gelfi, presidente della sezione lattiero casearia di Confragricoltura Emilia Romagna ha spiegato che l’aumento dei costi (direttamente e indirettamente) sta mettendo in grande difficoltà anche questo prodotto italiano Dop, uno tra i più amati e consumati a livello mondiale.

La produzione del parmigiano è a rischio non solo per l’aumento dei costi ma soprattutto per la disponibilità di quantitativi di latte utili per realizzare questo formaggio.

Come ha spiegato Gelfi:

Si rischia di non produrre i quantitativi di latte richiesti, per la trasformazione in formaggio Parmigiano Reggiano, dalla programmazione 2023-2024 del Consorzio a causa dei rincari l’allevatore potrebbe decidere di ridurre il numero di capi e di conseguenza la produzione complessiva di latte.

Ha inoltre aggiunto che:

C’è il serio rischio che le aziende zootecniche non possiedano abbastanza liquidità per sostenere gli aumenti e che quindi scelgano di vendere subito parte del latte crudo sul mercato spot, destinandolo ad altri usi alimentari e non alla trasformazione in Parmigiano Reggiano.

Secondo gli ultimi dati messi a disposizione da Confagricoltura Emilia Romagna, i costi del latte impiegato per la produzione del Parmigiano Reggiano sono saliti nell’ultimo periodo del 40-50% e sono aumentati anche i costi della trasformazione del 35-45% in più rispetto all’anno precedente.

Parmigiano reggiano, presto lo pagherai molto di più: fai scorta adesso!

Tutto questo quindi potrebbe comportare non solo una riduzione della produzione di Parmigiano Reggiano, ma di conseguenza aumenterà anche il prezzo quando lo si acquista da parte del consumatore. Purtroppo a tutto questo si aggiunge anche il rincaro di carta e plastica, che vengono impiegati per confezionare i prodotti.

Naturalmente questo problema del rincaro dei prezzi e la mancanza di latte non riguarda solo il Parmigiano Reggiano, ma tutta la filiera, quindi è estesa a tutti gli altri prodotti caseari di eccellenza e non del nostro territorio. Speriamo che si smuova qualcosa al più presto e che il governo aiuti a fronteggiare con aiuti veri e concreti chi si trova in grande difficoltà.

Dottoressa in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione

Autrice e fondatrice di LaTuaDietaPersonalizzata.it. Laureata con lode in Scienze degli alimenti e della nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli ed esperta di salute, alimentazione e benessere.

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