Come già sta succedendo per l’acqua frizzante, a rischio sono anche altre bevande vendute al supermercato e molto amate dagli italiani. La mancanza di CO2 ha messo in ginocchio non solo le aziende che producono l’acqua frizzante, ma anche i produttori di tutte le altre bibite gassate.
Supermercato, presto potrebbero sparire anche queste bevande: le più amate dagli italiani!
Un altro settore che potrebbe risentire della mancanza della CO2 è la birra, già in grandi difficoltà dopo l’aumento dei costi delle materie prime. Dopo lo stop alla produzione di alcuni marchi di acqua frizzante, come l’acqua Sant’Anna, la Lauretana e la riduzione della produzione dell’acqua frizzante S.Pellegrino, questa volta il rischio di non trovare più la birra nei supermercati inizia a diventare reale.
Sicuramente avrete già notato che nei supermercati inizia a mancare l’acqua frizzante. A causa anche del caldo e della siccità, si fa sempre più strada la paura di restare senza acqua. Nei supermercati si può già osservare la carenza di acqua e non solo di quella frizzante soprattutto nel fine settimana. Infatti, sono molti i supermercati che iniziano a razionare la vendita di acqua frizzante a famiglia.
Purtroppo l’anidride carbonica viene utilizzata non solo per produrre acqua frizzante, ma anche tutte le bibite gassate. Tra queste c’è l’amata Coca Cola, una delle bevande gassate più vendute e amate dagli italiani.
Giangiacomo Pierini, direttore di Coca-Cola Hbc Italia, ha affermato che:
Nello stabilimento di Nogara, in provincia di Verona, ci autoproduciamo l’anidride carbonica di cui abbiamo bisogno. È la nostra fabbrica più grande in Europa e questo ci consente di vivere questa ulteriore difficoltà per il nostro settore senza problemi. Negli altri stabilimenti del gruppo in Italia, invece, abbiamo bisogno di acquistare questa fondamentale materia prima.
Anche la grande azienda Coca Cola quindi, a parte per la provincia di Verona, è in grande difficoltà. Ma un’altra bevanda gassata a rischio nei supermercati è: la birra. Una bevanda molto amata e consumata dagli italiani e disponibili in tanti gusti e tipi.
Birra, potrebbe sparire presto dagli scaffali: questo settore è in grave difficoltà!
Ma si rischia davvero di non trovare neanche più la birra nei supermercati? Purtroppo sì, anche questa bevanda è potenzialmente a rischio. Anche se ancora nessun produttore di birra ha già dichiarato di avere grandi difficoltà (come invece è accaduto nel caso dell’acqua frizzante).
Questa amata bevanda diventa frizzante in seguito alla seconda fermentazione in bottiglia o in tank. Questo avviene grazie alla presenza dei lieviti che consumando lo zucchero, danno origine ad alcol e anidride carbonica. Il problema delle anidride carbonica è rivolto però ad alcune birre industriali che invece aggiungono anidride carbonica, nello stesso modo in cui avviene per l’acqua e le altre bibite gassate. Sono soprattutto le birre artigianali quindi a risentire la mancanza di CO2 e il problema potrebbe diventare più evidente prossimamente.
Non solo la carenza di CO2, ma come ha affermato Alfredo Pratolongo, presidente di Assobirra, questo settore è in forte difficoltà anche a causa degli eccessivi costi delle materie prime:
Nel 2022, il mercato sembra in ripresa sul fronte dei volumi. La realtà effettiva, però, è più complessa. L’attuale tempesta dei costi non sembra essere episodica e può generare effetti inflattivi, perdite di competitività, compromettere la ripresa e fermare gli investimenti da parte dei birrifici, nella distribuzione e nei canali di vendita, cioè lungo tutta la filiera brassicola.
Fonte: Assobirra /Giornale della birra