Gli spaghetti alle vongole, il sautè di vongole sono tra i piatti tipici e più richiesti dell’estate, ma questo alimento sta diventando sempre più difficile da reperire, quasi introvabile o molto costoso. Vediamo il motivo!
Vongole introvabili e costose: il prezzo è aumentato del 40%. Il motivo!
Non è estate senza mare e non è estate senza i piatti gastronomici della tradizione italiana come gli spaghetti alle vongole. Nell’ultimo periodo però, questi molluschi hanno raggiunto un costo altissimo e sono sempre più introvabili.
Questo problema è stato segnalato da Cia-Agricoltori Italiani che ha lanciato l’allarme. Le vongole veraci si trovano sempre di meno e quel poco viene venduto a cifre record. Infatti i prezzi delle vongole sono aumentate ben del 40% nell’ultimo periodo. Sono arrivate a costare più di 15 euro al chilo se acquistate all’ingrosso, mentre raggiungono la cifra di 20 euro (+40% rispetto al 2021) se acquistate al dettaglio. E’ diventato quasi un lusso poter mangiare un bel piatto di vongole.
L’aumento dei prezzi delle vongole, è dovuto al fatto che le vongole sono diventate introvabili rendendole così un prodotto esclusivo. Ma quel è stato il motivo? La siccità, il cambiamento climatico, la mancanza di acqua e le alte temperature registrate in questo periodo ne sono state la causa. Tutti questi fattori messi assieme ha causato un insufficiente ricambio d’acqua e un aumento della salinità che ne ha ridotto del 20% la produzione.
Le aziende stimano una perdita di decine di milioni di euro
Sono 1500 aziende che si occupano della produzione delle vongole, ben 95 mila tonnellate all’anno. In questo periodo però dichiarano che c’è stata una perdita economica di decine di milioni di euro. Le vongole sono irreperibili a causa quindi del cambiamento climatico, con temperature di 5°C superiori nel mese di luglio che non ha permesso un buon ricambio idrico, mettendo a dura prova i molluschi che sono andati così in sofferenza. Le alte temperature anche dell’acqua hanno causato una moria di questi molluschi, accelerando i processi di decomposizione.
Non solo le vongole: ma anche tutto il pesce fresco è a rischio!
Ma quello che spaventa di più, oltre all’aumento del 40% dei prezzi delle vongole che sono diventate anche introvabili, è che ben presto la stessa sorte potrebbe toccare anche al pesce fresco. L’Italia si trova in una situazione critica anche nel settore ittico. Infatti, dal 30 luglio per tutto l’Adriatico che comprende Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche e Puglia c’è un blocco delle attività della flotta.
Naturalmente il blocco delle attività e la mancanza del pesce fresco, porterà ad un aumento dei prezzi. Questo aumento toccherà anche per quello refrigerato. Infatti, già secondo alcune indagini si è registrato già un aumento del 10,4% nel mese di luglio. La causa anche in questo caso è il cambiamento climatico che assieme all’aumento dei costi di trasporto e di conservazione aggrava il problema.
Coldiretti ha annunciato al Corriere Della Sera che: “Lo stop inizialmente varrà infatti da Trieste ad Ancona e da Manfredonia a Bari, mentre lungo l’Adriatico nel tratto centrale da San Benedetto e Termoli le attività si fermeranno il 16 agosto”. Importare i prodotti ittici da altri paesi, anche surgelato, può non bastare. Gli esperti stimano che questo blocco durerà fino a metà settembre.