Orto, questa pianta in giardino è tossica: avveleni la tavola, non tenerla vicino all’orto | Lo sanno in pochi

L’oleandro è una pianta che resiste molto bene alla siccità. Si sviluppa rapidamente, dona colore tutto l’anno grazie all’abbondante fioritura e può essere utilizzata per costruire ottime siepi. L’oleandro d’altra parte è considerato una pianta velenosa ed è per questo che bisogna fare molta attenzione, poiché tutte le sue parti sono molto tossiche.

Orto, questa pianta in giardino è tossica: avveleni la tavola

I principi attivi di questa pianta si trovano nella sua linfa, fiori, frutti, semi, rami, tronco e principalmente nelle sue foglie. Tanto che dovrebbe essere tenuta lontano dalla portata di bambini e animali domestici e impedire loro di entrare in contatto con questa pianta. Gli adulti inoltri devono prestare attenzione e mantenere determinate precauzioni durante il taglio dei fiori o la potatura.

In passato l’oleandro è stato ampiamente utilizzato per la sua elevata tossicità come veleno contro roditori e altri animali. Oggi è utilizzato invece nelle industrie chimiche e farmaceutiche per la formulazione di farmaci. Non deve essere utilizzato nella preparazione del compost per il terreno e le piante, né deve essere bruciato dopo la potatura. Durante la potatura, tutte le sue parti devono essere scartate, poiché possono causare avvelenamento per inalazione di fumo.

Oleandro, la pianta che non dovresti mai avere in giardino

Dell’oleandro, anche usare il legno come combustibile, per fare un barbecue oppure accendere un fuoco e fare un falò, può causare disturbi severi. Quindi, bisogna fare molta attenzione a questa pianta, soprattutto in questo periodo. Molti fanno l’errore di usare la legna di Oleandro per la brace, non sapendo che, le sostanze tossiche finiscono poi nella carne.

Inoltre, è controindicato anche piantare questa pianta vicino all’orto di casa o a tutto ciò che finiamo col mettere in tavola. Questo perché la pianta con la caduta delle foglie e dei fiori potrebbe rilasciare sostanze tossiche come la colatura del liquido lattiginoso se posta vicino alle verdure dell’orto, ma potrebbe contaminare anche il terreno delle colture.

Oleandro: il contatto e l’ingestione può causare gravi disturbi

Il contatto con la sua linfa può causare seri disturbi, quindi questa pianta dovrebbe essere maneggiata con guanti protettivi o impermeabili. Il contatto con la sua linfa può causare irritazioni cutanee, infiammazioni, dermatiti da contatto e reazioni allergiche. Bisognerebbe anche coprire il ​​viso, poiché portare le mani al viso può causare irritazione agli occhi o alle mucose.

Se ingerito accidentalmente (anche una sola foglia) può causare problemi digestivi quali: nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, gastroenteriti, emorragie digestive, a disturbi neurologici quali: vertigini, tremori, convulsioni, coma, e anche alterare il ritmo cardiaco, provocando aritmie, tachicardia, che porta alla morte improvvisa.

Nonostante sia una pianta così tossica, l’Oleandro è coltivata spesso in spazi pubblici, parchi e giardini, poiché ha un bell’aspetto e la sua fioritura è bella e abbondante. Inoltre è molto resistente e con bassissimi costi di manutenzione. Per tutti questi motivi ancora oggi viene utilizzata come coltura ornamentale..

Oleandro: una pianta da non tenere mai nell’orto di casa, e se ci sono animali e bambini

Se proprio non si vuole rinunciare all’Oleandro in giardino, ricorda che questo deve essere coltivato ​​solo a scopo ornamentale, per decorare aiuole o giardini. In nessun caso può essere utilizzato a scopo alimentare, in nessun tipo di cibo crudo o cotto, né sotto forma di bevanda. Se avete invece animali e bambini, ma anche un orto in giardino, lasciate perdere e scegliete una pianta più sicura e meno pericolosa.

Questo articolo è solo a scopo informativo. In caso di dubbio, in caso di ingestione accidentale o contatto con le sue parti, consultare urgentemente un medico.

Dottoressa in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione

Autrice e fondatrice di LaTuaDietaPersonalizzata.it. Laureata con lode in Scienze degli alimenti e della nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli ed esperta di salute, alimentazione e benessere.

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