Uno dei prodotti per il make-up più utilizzato dalle donne per uniformare il colorito del viso è la cipria compatta. La cipria è sempre presente nella borsa delle donne per rinfrescare il trucco quando occorre, per migliorare la colorazione della propria pelle o per opacizzare il naso. Uno dei maggiori problemi però è la scelta di un prodotto che sia efficace, ma anche “pulito”. Sappiamo quali sono i suoi ingredienti, e se sono naturali o nocivi?
A tal proposito è stato condotto un nuovo studio sulle ciprie dalla rivista Öko-Test che ha dimostrato come al loro interno si possono trovare tracce di sostanze controverse (anche se sempre nei limiti di legge) come i metalli pesanti: piombo, arsenico e nichel.
Ciprie: trovati metalli pesanti, parabeni e altre sostanze (ma sempre entro i limiti). Ecco lo studio!
La cipria che usi è davvero sicura? Quali ingredienti contiene? La risposta a queste domande la troviamo nei test che i ricercatori tedeschi di Oko Test hanno svolto su circa 20 marchi di cipria in commercio. Anche se la maggior parte sono tedesche, queste marche vengono distribuite anche in Italia e online.
Per ogni campione si è analizzato l’INCI, cioè l’elenco degli ingredienti dei prodotti. Le ciprie sono poi state anche analizzate in laboratorio per valutare la presenza di sostanze contaminanti come i metalli pesanti (antimonio, arsenico, piombo o nichel) e oli minerali.
Si tratta di metalli come il piombo, l’arsenico e l’antimonio, tutti componenti che in natura sono presenti nella polvere e si trovano naturalmente nella crosta terrestre, spesso introdotti nelle ciprie involontariamente perché presenti naturalmente in ingredienti utilizzati per la composizione del cosmetico, come il talco o il biossido di silicio, usati per assorbire l’umidità.
Oltre a questi metalli, le ciprie possono contenere nichel, parabeni, siliconi e microplastiche solide. Grazie a questi test si può tenere traccia di tutte queste sostanze nocive per la salute dell’uomo che possono essere causa di allergie o avere effetti cancerogeni. I siliconi sono anche nocivi per l’ambiente, comportando seri problemi di smaltimento in quanto appartengono alla famiglia delle microplastiche.
I laboratori si sono occupati infine anche della ricerca di fragranze e conservanti controversi. Ma vediamo i risultati di questo test!
La classifica delle marche di ciprie migliori e peggiori, secondo il test
Solo 4 prodotti hanno superato il test a pieni voti. Negli altri è stata segnalata la presenza di metalli pesanti che, anche se rientranti nei limiti consentiti della legge e ben tollerati dalla pelle, col tempo possono rivelarsi tacitamente nocivi. In circa metà delle ciprie testate, presentano nichel, un noto allergene. Altre sostanze trovate sono i parabeni (come il propilparaben), che possono mimare l’attività degli estrogeni e quindi ampiamente regolamentato nell’Ue. Sono stati trovati anche idrocarburi aromatici di oli minerali (MOAH), che includono sostanze cancerogene. Inoltre, la metà delle ciprie testate contiene siliconi o polimeri sintetici (microplastiche solide) problematici per l’ambiente.
Le migliori ciprie sono quelle delle seguenti marche:
- Benecos Natural
- Terra Naturi
- Essence Mattyfing
- Got2b Powder Ful
Le peggiori ciprie sono:
- Lavera, dove sono state ritrovate alte percentuali di antimonio
- Pastell Compact di Max Factor
- Fit Me di Maybelline
- Manhattan Soft Compact
- Artdeco
Sono risultati soddisfacenti invece le ciprie L’Oréal Perfect e Yves Rocher.
Fortunatamente, anche se alcuni prodotti contengono le suddette sostanze nocive e solo 7 delle 20 ciprie esaminate avrebbero superato i test di tossicità, i livelli sono ritenuti piuttosto bassi e i laboratori tedeschi hanno dichiarato che nessun prodotto segna un rischio acuto per la salute.
Fonte: Öko-Test