Le patatine fritte surgelate sono un contorno internazionale amato da grandi e piccoli, già tagliate e pronte per essere fritte o cotte al forno, ma dovrebbero essere consumate sempre entro i limiti soprattutto dai più piccoli di casa. Spesso, per mancanza di tempo in cucina si acquistano quelle surgelate, già tagliate e precotte. La loro base dovrebbe essere costituita da soli due ingredienti, patate e olio. Tuttavia, un nuovo test Francese evidenzia che in questo prodotto sono presenti elevate tracce di zuccheri, sale ed altri additivi.
Patatine fritte surgelate: troppi zuccheri, sale e additivi. Ecco le marche migliori e peggiori!
In un numero speciale di 60 Millions de Consommateurs dedicato all’alimentazione, sono state messe a confronto 9 diverse marche di patatine fritte surgelate, quasi tutte di private label e una di un noto marchio.
Le etichette confrontate sono:
- McCain
- Aldi
- Auchan
- Carrefour
- Casino
- Leclerc
- Intermarché
- Lidl
- Picard
Patatine fritte surgelate: le marche migliori e peggiori del test!
Il primo indice del test è il quantitativo di patate inferiore al 90% per le patatine McCain e non superiore a questa percentuale in altre quattro marche.
Le patatine migliori, per quanto riguarda il parametro della quantità di prodotto, sono quelle Intermarché (93%) e Picard (94,5%), ma soprattutto Lidl con il 96% di patate. Quest’ultima marca è considerata la migliore anche in quanto a semplicità, in quanto contiene solo i due ingredienti fondamentali (patate e olio di semi di girasole). A seguire, le “patatine classiche” di Picard con tre ingredienti (tra i quali il destrosio, uno zucchero aggiunto). Lunghe liste di ingredienti presentano invece le patatine Aldi, Auchan, Carrefour, Casino, E. Leclerc, Intermarché e McCain. Per esse, a seconda delle marche troviamo:
- farina di riso
- farina di frumento
- destrosio
- destrina
- amido modificato
- fibra di pisello
Secondo il test, 6 marchi contengono più di 10 ingredienti. Il punteggio più basso va alle patatine Auchan che arrivano addirittura a 14 ingredienti.
Tra gli ingredienti più problematici presenti nelle patatine surgelate ci sono gli additivi, sotto forma di difosfati (E450), possibile causa di malattie cardiovascolari, riscontrati in 6 campioni. Da questo punto di vista, con 12 ingredienti incluso l’E450 il marchio McCain è quello che esce peggio dal test.
Altro ingrediente critico nelle patatine surgelate è il sale, presente in McCain con una quantità di 0,50 g per 100 g di prodotto e in Intermarché e Casino in quantità cospicue. Le uniche marche che non contengono sale aggiunto sono Picard o Lidl, nelle quali il quantitativo di base (0,14 g/100 g) corrisponde al sodio naturalmente presente nelle patate.
Immancabile anche lo zucchero aggiunto, presente in quasi tutti i marchi, tranne Lidl, sotto forma di destrina o destrosio, una sostanza ricavata industrialmente dall’amido di mais. Ecco la classifica e i punteggi delle patatine fritte surgelate dopo il test.
Fonte: Greenme, 60 Millions de Consommateurs