Colesterolo e trigliceridi alti? Ecco i valori a rischio che non bisogna mai superare!

Mantenere il giusto livello di colesterolo è essenziale per la salute. Molte malattie sono legate ad alti livelli di colesterolo nel corpo. Il corretto livello di colesterolo non si ottiene solo limitando gli alimenti ad alto contenuto di questa sostanza. L’approccio è più complicato perché parte del colesterolo umano è sintetizzato dall’organismo stesso. Ma prima di consultare i valori di riferimento, è bene conoscere i diversi tipi di colesterolo “buono e cattivo” e tutti gli altri valori che vengono solitamente misurati in un esame medico (colesterolo totale, HDL, LDL e trigliceridi).

Colesterolo, perché è importante tenerlo sotto controllo?

Non avere livelli di colesterolo adeguati è la causa principale della malattia aterosclerotica. Consiste nella formazione di placche di grasso all’interno delle arterie, che ostruiscono il passaggio del sangue. Inoltre, le placche possono rompersi, formando coaguli di sangue.

La malattia aterosclerotica comprende problemi coronarici come l’angina pectoris e l’infarto miocardico acuto; situazioni cerebrovascolari come ictus e infarto cerebrale; così come la malattia arteriosa periferica, causando ostruzione alle gambe.

Qualsiasi persona dovrebbe misurare i livelli di colesterolo con un esame del sangue almeno una volta all’anno. Alti livelli della sostanza di solito non causano sintomi fino a quando non si verifica un evento cardiovascolare grave. La misurazione diventa quindi uno strumento utile ed efficace di prevenzione.

I soggetti maggiormente a rischio sono: 

  • Fumatori
  • Diabetici (tipo 1 e 2)
  • Storia familiare di attacchi di cuore
  • Pressione alta (ipertensione)
  • Peso corporeo elevato

Colesterolo LDL e HDL, quali sono le differenze?

Il colesterolo circola nell’organismo legato alle proteine. In questo caso, le proteine ​​sono come veicoli che spostano il colesterolo tra gli organi e le cellule che ne hanno bisogno. Esistono due tipi di proteine ​​che trasportano il colesterolo:

  • LDL o lipoproteine ​​a bassa densità: trasportano il colesterolo verso le cellule e tessuti dove si accumula. È il cosiddetto “colesterolo cattivo”, cioè quello in grado di ostruire le arterie.
  • HDL o lipoproteine ​​ad alta densità: trasportano il colesterolo inutilizzato verso gli organi che lo utilizzano e lo eliminano. Si chiama “colesterolo buono“, poiché elimina il colesterolo in eccesso e funge da spazzino.

Oltre a poter misurare e determinare i livelli appropriati di colesterolo LDL e HDL, è possibile eseguire altre misurazioni biochimiche per conoscere lo stato generale del profilo lipidico nell’organismo. Tra queste altre misure abbiamo:

  • Colesterolo totale: si ottiene dalla somma del colesterolo cattivo e del colesterolo buono. Non è una misura efficiente di per sé, poiché può essere un numero elevato del colesterolo buono, che non rappresenterebbe un pericolo per la salute.
  • Trigliceridi: sono una forma di lipidi presenti nell’organismo e che provengono per la maggior parte dalla dieta. La quantità di questi lipidi è importante per gli aggiustamenti della dieta e per prevenire determinate malattie, come la pancreatite.
  • VLDL: è la lipoproteina a bassissima densità, e sarebbe paragonabile ad un altro “colesterolo cattivo”. È difficile da misurare con un test di laboratorio. Quindi i medici spesso la calcolano da una formula matematica basata sugli altri risultati lipidici.

Colesterolo, quali sono i valori normali e quelli a rischio?

Sebbene l’elenco dei livelli di colesterolo adeguati che presentiamo di seguito non sia applicabile ai bambini, poiché fino all’adolescenza varia a seconda dell’età, è utile avere i valori di riferimento per gli adulti:

  • Colesterolo totale: si considera adeguato un valore inferiore a 200 mg/dl. Sopra quella cifra si soffre di ipercolesterolemia.
  • LDL: per il colesterolo cattivo il valore che viene assimilato come ottimale è inferiore a 100 mg/dl. Tra 100 e 160 mg/dl è un valore intermedio, che rappresenta già un rischio per alcuni medici, e per altri non va trattato. Quando compaiono valori superiori a 160 mg/dl, c’è bisogno di un trattamento medico e variazioni della dieta. Attualmente il trattamento di scelta sono le statine.
  • HDL: il colesterolo buono ha livelli minimi e non massimi. È normale quando supera i 40 mg/dl.
  • Trigliceridi: per questa forma di lipidi, i valori inferiori a 150 mg/dl sono valori considerati normali. L’ipertrigliceridemia viene diagnosticata con misurazioni superiori a 180 mg/dl. Le persone con trigliceridi superiori a 500 mg/dl sono gravemente colpite da pancreatite.

Leggi anche: Colesterolo alto? 10 sintomi che ti indicano un alto livello di grassi nel sangue

Prevenire, é meglio che curare!

E’ fondamentale che si faccia periodicamente un esame del sangue per controllare i valori sopra citati. Con i risultati alla mano, il medico saprà dirti se devi iniziare un trattamento farmacologico come riportato in questo studio. Inoltre, potrà consigliarti di cambiare stile di vita, ovvero evitare alimenti zuccherini e ricchi di grassi saturi e preferire alimenti integrali, ricchi di grassi buoni provenienti dal pesce, frutta secca, avocado e olio extravergine e naturalmente i tagli di carne più magra. Potrà consigliarti anche di fare un po’ di attività fisica ogni giorno. Inoltre se lo riterrà necessario, potrà consigliarti di fare un altro controllo dopo 3 mesi, 6 mesi o un anno a seconda del grado di rischio.

Dottoressa in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione

Autrice e fondatrice di LaTuaDietaPersonalizzata.it. Laureata con lode in Scienze degli alimenti e della nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli ed esperta di salute, alimentazione e benessere.

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