3 modi per contrastare e ridurre la formazione dei calcoli renali (renella)

Si chiama nefrolitiasi, ed è un disturbo molto comune nella popolazione italiana, ne soffre una persona su 10. Meglio conosciuta come “renella”, la fastidiosa formazione continua di calcoli ai reni e all’apparato urinario può portare anche a conseguenze più gravi, come l’insufficienza renale cronica.

I calcoli sono delle formazioni di calcio, ossalato ed acido urico. Con il passar del tempo si accumulano e costruiscono piccole agglomerazioni, simili a pietruzze, che ostacolano il corretto funzionamento dei reni. Dalla composizione dei calcoli si può rilevare quali sono gli alimenti da evitare o da privilegiare nel consumo quotidiano. Bisogna fare attenzione però a non eliminare il calcio, il che porterebbe ad altri tipi di conseguenze, altrettanto pericolose.

Per fortuna, nella gran parte dei casi, le pietruzze sono piccolissime, tipo sabbia (da qui il termine renella), e viene spesso eliminata dalle urine senza che neanche il paziente se ne accorga. Negli altri casi, purtroppo, i calcoli provocano dolori molto forti al basso addome o alla zona inferiore della schiena, nausea, difficoltà e dolore durante la minzione, nausea, piccole perdite di sangue. In alcuni casi il problema della calcolosi renale è congenito, negli altri invece dipende dal tipo di alimentazione del paziente.

Cosa bere se si soffre di calcoli renali

Per prevenire la formazione di calcoli renali è possibile bere un bicchiere di succo di limone diluito in 2 litri d’acqua durante l’arco della giornata. Il succo di limone contiene alti livelli di citrato che riducono la formazione di questi calcoli. E’ importante eliminare o quantomeno ridurre bevande e cibi zuccherati, raffinati e con un alto livello di grassi saturi. Inoltre se non ami bere acqua e limone, bere tanti liquidi durante la giornata è fondamentale per aumentare la produzione di urina ed evitare l’accumulo di calcio e altri composti.

3 modi per contrastare la formazione dei calcoli renali

La prima terapia importante è l’idratazione: se si bevono due o tre litri di acqua al giorno, si fa un’ottima prevenzione contro i calcoli ai reni, all’apparato biliare e alla vescica. Quando ad esempio si svolge un’attività fisica pesante e continua si perdono parecchi liquidi. Di conseguenza le urine diventano più concentrate e si va incontro al rischio di calcolosi. Se invece c’è una sufficiente idratazione, le sostanze presenti nelle urine sono più diluite e vengono eliminate più facilmente.

La seconda terapia da seguire è l’alimentazione, seguendo i principi di base della dieta mediterranea, che risulta essere ancora una volta la migliore. La combinazione vincente è basata sul consumo di frutta e verdura, legumi, olio extravergine d’oliva, pesce e carboidrati. Sembra essere molto importante diminuire il consumo di sale, il quale, come si sa, tende a trattenere i liquidi. Una dieta povera di sale favorisce l’eliminazione delle scorie e previene la formazione di cristalli solidi.

Per diminuire l’apporto di sale è importante limitare il più possibile l’utilizzo di cibi conservati, in salamoia, affumicati e in scatola, e privilegiare i formaggi freschi rispetto a quelli stagionati. A seconda delle sostanze che compongono i calcoli, si può studiare una dieta dettagliata insieme al proprio medico di fiducia. In questo modo è possibile limitare al minimo l’assunzione di tali sostanze.

 

 

 

Mi piace scrivere, anzi, è una vera e propria passione che mi fa compagnia dall’infanzia. Ho studiato al conservatorio di musica dell’Aquila, poi ho fatto altri corsi specialistici su temi speciali, come il turismo, l’insegnamento, la filosofia, il marketing, le religioni. Ho scritto un libro, ne sto scrivendo un secondo e ho vari blog su internet e pagine Facebook. L’altra mia passione è la radio, nella quale ho lavorato per più di vent’anni e collaboro tuttora.

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