La pasta di Konjac, super dietetica con sole 7 calorie! Ecco dove trovarla e come mangiarla

La pasta di Konjac ha letteralmente rivoluzionato il mercato dei cibi ipocalorici, portando a disposizione del mercato occidentale un alimento che non si conosceva affatto. Si tratta del Konjac, che non è il cognac, come qualcuno purtroppo pensa, ma è una radice usata in Cina e in Giappone da mille generazioni.

Questa strana e fantastica radice viene utilizzata in molti modi, ma soprattutto come base per produrre altre cose, come gli spaghetti appunto, oppure i noodles, che sono ancora più sottili. La radice viene raccolta, essiccata e macinata, dopo di che è usata esattamente come la farina, sia come addensante che come ingrediente principale. La sua caratteristica principale è l’altissima presenza di glucomannano, quell’ingrediente diventato famoso da qualche anno per la sua proprietà di crescere a contatto con un liquido; di conseguenza anticipa il senso di sazietà ed aiuta molto a perdere peso.

Gli utilizzi più comuni del Konjac

Come anticipato, il Konjac è una radice molto gommosa, a causa della forte presenza di glucomannano, quindi la ritroviamo in molte situazioni. Come ad esempio le gomme da masticare, i chewing gum, per dirla meglio, ma anche nelle caramelle gommose, nelle quali prende il nome dell’additivo E425. In Cina ed in Giappone viene usato anche come base per produrre dolci e biscotti, e le famose gelatine molto in voga da quelle parti. Con l’essiccazione e la macinatura, invece, si produce la farina necessaria per creare gli shirataki, i famosi spaghetti di Konjac, che interessano di più le persone che cercano cibi ipocalorici e di aiuto alla dieta.

Gli shirataki, spaghetti di Konjac

La vera rivoluzione per le persone che hanno bisogno di perdere peso, è rappresentata dagli shirataki, veri e propri spaghetti, che si possono cucinare con qualunque condimento senza – o quasi – apporto calorico. Infatti 100 grammi di shirataki apportano appena 7 calorie! In effetti bisogna prenderci un po’ la mano, perché il sapore non è esattamente quello che ci si aspetta, ma i vantaggi sono talmente tanti, che vale la pena fare qualche piccolo sacrificio. Si consiglia però di non esagerare, in quanto l’uso prolungato di glucomannano, soprattutto se non utilizzato in modo corretto, può creare problemi alla digestione.

Bisogna ricordare sempre, che questo particolarissimo ingrediente, si gonfia a contatto con il liquido, quindi, ogni volta che si assume questo tipo di pasta, bisogna bere molto, altrimenti diventa un ostacolo per il transito intestinale, invece che un aiuto. Il grande vantaggio dell’uso degli shirataki, è il fatto di poter mangiare la pasta senza mangiarla. In questo modo si inganna un po’ il palato, grazie al condimento usato, e un po’ l’occhio, che vede un piatto di spaghetti molto somiglianti all’originale.

Come si usa la pasta di Konjac e come mangiarla

Gli shirataki si possono trovare in due stati diversi: secchi, oppure umidi. Nel primo caso si possono preparare quasi come gli spaghetti a cui siamo abituati, occorre bagnarli in acqua calda, lasciarli rinvenire per dieci minuti circa. Poi si possono sciacquare e mettere nella padella insieme al condimento scelto. E’ buonissima se fatta cuocere assieme ad una zuppa o una vellutata di verdure. Il sapore è un po’ colloso e un po’ gommoso, ma, come dicevamo, i vantaggi sono davvero tanti.

Nel caso in cui si decida di acquistarli nello stato umido, si trovano delle confezioni in cui i noodles sono immersi nel loro liquido; in questo caso bisogna sciacquarli più volte, perché l’odore potrebbe essere un po’ scoraggiante. Una volta risciacquati, possono essere cucinati come gli altri. Nei negozi specializzati, o sul web, si trovano molte varietà di pasta di Konjac, anche sotto forma di rigatoni, lasagne e addirittura riso, ognuno può trovare il suo formato preferito.

Raccomandazioni

Non è superfluo ricordare le seguenti raccomandazioni: non esagerare con l’uso della pasta di Konjac, soprattutto se si è deboli di stomaco o di intestino. Utilizzare questo alimento sempre e soltanto con abbondante acqua, per non rischiare occlusioni intestinali. Bisogna sempre ricordare che il glucomannano si gonfia, quindi riduce l’assorbimento di grassi e zuccheri. Ma potrebbe ridurre anche l’assorbimento di importanti medicinali dei quali potreste avere bisogno. Quindi meglio mangiarla lontana dalle eventuali terapie.

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