Allerta latte artificiale: molti hanno il doppio dello zucchero delle bevande gassate

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità in Europa i bambini in sovrappeso aumentano in maniera preoccupante. Parte della responsabilità di questo problema va attribuito al latte artificiale. L’Oms ha ripetuto in molte circostanze l’importanza dell’allattamento al seno dei neonati, recentemente troppo trascurato.

Nel Regno Unito è stata pubblicata un’indagine a cura della LBU che ha analizzato 212 prodotti diversi, a base di latte artificiale, arrivando ad una conclusione sconcertante. Troppo zucchero presente tra gli ingredienti, in alcuni casi il doppio di una bevanda gassata. I prodotti analizzati nel corso dell’indagine sono commercializzati in 11 paesi diversi dell’Unione Europea. La normativa prescrive che lo zucchero all’interno degli alimenti per neonati non deve superare il 5%.

Lo zucchero, nei primi anni di vita, non copre alcuna esigenza nutrizionale. Mentre ha un ruolo fondamentale nell’andare incontro ai gusti dei piccoli, che notoriamente preferiscono il sapore dolce e quindi consumano volentieri questi prodotti. Ci duole constatare che questo è ciò che muove le strategie dei grandi marchi commerciali, non certo la salute dei nostri figli.

I risultati dell’indagine sul latte artificiale

Gemma Bridge, autrice del lavoro d’indagine, spiega che sono state indagate le sostanze dichiarate dalle etichette dei prodotti e in particolare la quantità di zucchero, molto spesso nascosta. Più della metà dei prodotti conteneva un livello maggiore di quello consentito, 5 grammi ogni 100 di prodotto. Per qualcuno si supera anche la quota 7,5 come un prodotto a base di latte commercializzato in Francia che ne contiene 8,2 grammi.

Il problema è che la normativa in questione non è molto stringente, strano a dirsi, visto che si tratta della salute dei bambini. In più, ad aggravare la situazione c’è la poca chiarezza delle informazioni contenute nelle etichette. Infatti il computo totale degli zuccheri presenti nei prodotti viene indicato senza dettagliare quali sono quelli presenti nella materia prima e quali quelli aggiunti, per i quali il rischio è maggiore.

Il Fatto Alimentare ha realizzato un’altra ricerca, nella quale viene riportato un giusto ragionamento. Se la legge impone di elencare gli ingredienti in ordine di quantità, visto che lo zucchero è sempre ai primi posti, se ne deduce che la gran parte dello zucchero totale riportato in basso derivi proprio dagli zuccheri aggiunti, quelli più pericolosi.

La ricerca di questo portale riguardava gli alimenti per bambini sotto i tre anni di età, ed in particolare i biscotti che si aggiungono al latte. Le quantità di zucchero riportate erano sempre superiori alla norma. Ma le cose non cambiano per il latte che dovrebbe sostituire quello materno.

Ecco le quantità di zucchero nel latte artificiale

Guardiamo questa immagine: 56,2 grammi di zucchero per 100 di polvere, che fanno ottenere nel liquido preparato un livello di zucchero di 7,6 grammi per 100 ml, decisamente superiore alla norma! Queste indicazioni si trovano con facilità sul sito del produttore.

Senza parlare degli altri eccipienti inseriti nella composizione del latte, olio di colza, olio di palma, olio di semi di girasole. Non certo ingredienti utili alla crescita di un neonato, ma in alcuni casi addirittura dannosi. In questo articolo se volete ne trovate una cospicua quantità. Bisognerebbe avvertire le giovani mamme, nel caso abbiano la necessità di utilizzare il latte artificiale per il proprio piccolo, di fare molta attenzione a questi valori. Il nostro consiglio è quello di non esagerare con la polvere nel misurino, che deve essere raso, non colmo. Altrimenti il contenuto di zucchero diventa ancora più alto.

Leggi anche: Latte in polvere per neonati pieno di idrocarburi e microplastiche. La lista delle marche

Bisogna ricordarsi che c’è una correlazione sicura tra la quantità di zucchero nei primi mesi di vita ed il rischio di malattie cardiovascolari e obesità. E’ quanto afferma l’American Heart Association, in coro con la Società Europea per la Nutrizione Pediatrica.

 

 

 

Mi piace scrivere, anzi, è una vera e propria passione che mi fa compagnia dall’infanzia. Ho studiato al conservatorio di musica dell’Aquila, poi ho fatto altri corsi specialistici su temi speciali, come il turismo, l’insegnamento, la filosofia, il marketing, le religioni. Ho scritto un libro, ne sto scrivendo un secondo e ho vari blog su internet e pagine Facebook. L’altra mia passione è la radio, nella quale ho lavorato per più di vent’anni e collaboro tuttora.

latte artificiale
Commenti (0)
Aggiungi Commento