Getti via l’aglio germogliato? Non lo farai più, sapendo il perché!

La scienza fa scoperte continue in tutti i campi ed aggiorna di conseguenza le informazioni che dispensa. Alcune volte le cose che vengono scoperte sono davvero sensazionali. Altre volte vanno totalmente contro a quello che si sapeva in precedenza. Questo è uno di quei casi: per anni ci hanno insegnato a scartare gli spicchi d’aglio che iniziavano a germogliare, perché si ritenevano dannosi. Oggi la novità ci lascia di stucco: l’aglio germogliato non fa male. Anzi incrementa le sue virtù.

Non gettiamo più l’aglio germogliato, è prezioso!

L’aglio germogliato è stato oggetto di studio da una equipe di scienziati in America, che hanno pubblicato l’intera ricerca sul Giornale della chimica nel cibo e nell’agricoltura. La ricerca è stata in seguito pubblicata anche sul sito on line ACS, dell’American Chemical Society. La notizia ha provocato un rumore notevole fra gli addetti ai lavori, ma anche fra il pubblico stupefatto.

La ricerca è stata condotta su spicchi di aglio in fase di germinazione, dal giorno 0 al giorno 4, e dal giorno 5 in poi. I ricercatori avevano formulato l’ipotesi che la germinazione potesse essere causa di modifiche alle componenti dell’aglio, e così è stato. Gli etanoli estratti dall’aglio, nelle differenti fasi di germinazione, avevano qualità diverse. Nel momento in cui l’aglio comincia a germogliare infatti, si formano degli enzimi speciali che servono a proteggere il giovane germoglio dagli agenti esterni, quali temperatura, inquinamento, batteri. Gli enzimi aumentano la capacità antiossidante dell’aglio, per permettergli di trasformarsi in una futura pianta sana e forte.

Benefici nel mangiare l’aglio germogliato

Queste caratteristiche, riportate all’organismo umano che consuma aglio germogliato, combattono efficacemente i radicali liberi che portano all’invecchiamento cellulare. Mentre sapevamo tutti che l’aglio ha proprietà antibatterica ed antibiotica, non potevamo immaginare che l’aglio germogliato moltiplica queste sue capacità. In aggiunta, l’aglio germogliato protegge le arterie dall’indurimento tipico dell’aterosclerosi, previene i danni neurologici e l’ictus, combatte le infiammazioni e riduce il rischio di infezioni.

Nel giornale scientifico Biotecnologie e scienza del cibo, un’altra ricerca simile ha dimostrato che gli alimenti a base di soia fermentata, quali niso, salsa di soia, tempeh e natto, con l’aggiunta di aglio fermentato, si sono rivelati efficaci nell’aumento di attività neuro protettiva e nel ripristino delle funzioni cognitive.

 

Mi piace scrivere, anzi, è una vera e propria passione che mi fa compagnia dall’infanzia. Ho studiato al conservatorio di musica dell’Aquila, poi ho fatto altri corsi specialistici su temi speciali, come il turismo, l’insegnamento, la filosofia, il marketing, le religioni. Ho scritto un libro, ne sto scrivendo un secondo e ho vari blog su internet e pagine Facebook. L’altra mia passione è la radio, nella quale ho lavorato per più di vent’anni e collaboro tuttora.

Commenti (0)
Aggiungi Commento