Italia – Ogni donna si preoccupa sempre di acquistare per i suoi figli e la sua famiglia prodotti sani e genuini. Spesso però ignora che dietro ad un certo alimento ci sono rischi di tossicità più o meno elevata. A volte si tratta di alimenti pericolosi a causa dei conservanti, nitriti o nitrati. Altre volte sono i metalli pesanti che con l’andar del tempo si accumulano e creano danni all’organismo.
Ci sono dei cibi che invece sono contaminati a causa dell’inquinamento, atmosferico o batteriologico, quindi pericolosi dal punto di vista microbiologico. La cosa più triste è che a volte sono proprio i produttori che introducono sostanze pericolose negli alimenti per loro convenienza, e da questo punto di vista si dovrebbe stare doppiamente attenti.
L’Italia è al primo posto per la sicurezza degli alimenti, ma gli altri paesi purtroppo no, e non hanno lo stesso tipo di controlli che ci sono da noi. La Coldiretti, nel suo continuo impegno di verifica e controllo nel settore alimentare, ha stilato una classifica di cibi pericolosi che vengono importati da altri paesi.
10 cibi pericolosi che non dovremmo mai comprare
1. Albicocche secche
Si tratta di un alimento utilizzato soprattutto nel periodo delle feste natalizie, ma anche come snack “salutare” nelle diete. La maggior parte di questi alimenti arrivano dalla Turchia, e al loro interno sono stati rinvenuti solfiti. Sono derivati dell’anidride solforosa e usati come conservanti e antisettici. Purtroppo però sono in grado di scatenare allergie anche gravi, broncospasmi in soggetti asmatici e il famoso cerchio alla fronte al mattino appena svegli.
2. Noce moscata
Arriva in genere dall’Indonesia, dove non c’è obbligo di certificare la provenienza di coltivazione e la filiera di produzione. Sono state rinvenute aflatossine, sostanze altamente tossiche e cancerogene derivate dalla muffa. Le stesse sostanze sono talora presenti nei pistacchi dalla Turchia.
3. Carne di pollo
Occorre assolutamente stare in guardia sulle carni provenienti da Paesi Bassi e Polonia. Quelle controllate dalle indagini contenevano contaminazioni microbiologiche e addirittura la salmonella.
4. Pesce
Il prodotto ittico più pericoloso è risultato quello di provenienza spagnola. Sono stati rinvenuti livelli tossici di mercurio. Nel pesce francese invece è stata rilevata la presenza di anisakis, un verme parassita che provoca dolori addominali, vomito, nausea e diarrea. Ricordiamo che l’unico modo per neutralizzare le larve di anisakis sono la cottura a 60°C per almeno dieci minuti ed il congelamento.
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5. Arachidi
Massima attenzione anche quando le arachidi provengono dall’Egitto. In questo delizioso tipo di frutti secchi sono state rilevate aflatossine, derivate della muffa, altamente tossiche e cancerogene.
6. Cozze
Siamo ancora nell’ambito dei prodotti provenienti dalla Spagna. Nel caso delle cozze, il batterio rilevato più frequentemente è l’escherichia coli, il batterio intestinale che nel 2011 provocò una nefasta infezione in Germania, a causa di una mutazione genetica.
7. Pistacchi
In Italia ce n’è una buona produzione, soprattutto al Sud. Spesso però acquistiamo un prodotto molto più economico proveniente da Stati Uniti, Iran o Turchia, rischiando grosso, perché in questi alimenti sono state rintracciate le aflatossine, delle quali abbiamo già parlato. Lo stesso rischio è presente nelle nocciole e nei fichi secchi.
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8. Mandorle
La produzione contaminata riguarda gli Stati Uniti. Anche nelle mandorle sono presenti aflatossine, che si trovano negli alimenti quando non sono stati conservati correttamente, ed hanno quindi generato delle muffe. E’ un serio pericolo per l’organismo umano.
9. Pesce Pangasio
Avete presente quel pesce che si trova spesso nei discount nel reparto surgelati? Somiglia un po’ al merluzzo ma costa molto meno, ecco perché ce ne siamo interessati negli ultimi anni. E’ un ottimo alimento, a patto che sia sano. Attenzione però a quello che proviene dal Vietnam, perché in esso sono stati rilevati metalli pesanti.
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10. Integratori dietetici
Se arrivano dagli Stati Uniti, fermate tutto. Per la produzione degli integratori in America si usano delle sostanze che da noi sono rigorosamente vietate. Vengono commercializzati per la perdita di peso, per le prestazioni sessuali e per l’aumento di massa muscolare, ma provocano danni soprattutto al fegato per via delle sostanze tossiche contenute. Si suppone che le sostanze derivino dai pesticidi, diserbanti e concimi usati durante la coltivazione delle erbe, che poi vengono essiccate e triturate senza un’accurato controllo all’origine.