La Dieta Mediterranea si è piazzata al primo posto mondiale nella classifica delle diete. Ha sbaragliato tutti gli avversari, in una competizione tra 35 diversi tipi di alimentazione. Lo ha reso noto la Coldiretti riportando i dati del Best Diet Ranking 2020, che ha valutato le migliori diete sulla faccia della terra. La Dieta Mediterranea ha effetti benefici sulla salute e sulla longevità. Ha raggiunto il punteggio totale di 4,2 su un massimo di 5.
La U.S. News and World Report’s da anni si occupa di fare classifiche di tutti i tipi, analizzando i competitori sulla base di alcuni specifici parametri. Nel caso dell’alimentazione, si sono divisi i punteggi su quattro categorie: mangiare sano, prevenzione e cura del diabete, facilità a seguire la dieta, componenti a base vegetale. Seguono in ordine di punteggio la Dieta Dash contro l’ipertensione, la Dieta Flexariana che promuove la flessibilità, la Dieta Mind che previene e cura i problemi cognitivi, e la Weight Watchers per il controllo del peso.
La Dieta Mediterranea da ben dieci anni è stata considerata patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco. Un vanto del made in Italy che ci ha consentito anche di detenere il primato di longevità in Europa. Infatti la nostra speranza di vita è di 82 anni per gli uomini e 85 per le donne. A livello nazionale vivono la bellezza di 14.456 cittadini che hanno superato la soglia dei cento anni.
Le caratteristiche principali della Dieta Mediterranea
Lo scienziato americano Ancel Keys, che ha vissuto per più di 40 anni in provincia di Salerno, ha evidenziato i punti principali della Dieta Mediterranea: pane, pasta, frutta, verdura, carne, pesce, olio extravergine d’oliva e un bicchiere di vino a pasto. La Coldiretti evidenzia come questo sia un importante punto messo a segno dall’Italia, anche in merito alla famosa bollinatura dell’Unione Europea.
Si tratta di applicare delle etichette sui prodotti alimentari, con dei semafori, verdi, gialli o rossi, a seconda della valutazione degli esperti sui contenuti di grassi, zuccheri e sale. “Il sistema è fuorviante e discriminatorio”, ha affermato il presidente Ettore Prandini “esclude dalla dieta alimenti sani che sono usati da secoli per sostituirli con prodotti artificiali” ha concluso.
Infatti l’equilibrio nutrizionale va ricercato nella somma di tutti gli alimenti consumati durante l’arco della giornata, non su un singolo alimento. E in Italia evidentemente ci sappiamo fare, e i fatti lo dimostrano ampiamente.