A fine gennaio il top dell’influenza, come prevenirla con la dieta

Italia – Anche quest’anno le persone che si ammalano di influenza sono tantissime e gli esperti presumono che il picco sarà raggiunto a fine gennaio. Ma non è solo colpa del freddo; certo, è vero che con le temperature molto basse le nostre difese sono messe a dura prova, ma le cause dell’influenza sono molte di più. Una di queste è il passaggio repentino da un ambiente ad un ambiente freddo e viceversa.

Lo choc termico provocato da questi cambiamenti improvvisi ha delle conseguenze che noi ignoriamo. Vengono coinvolti gli apparati cardiocircolatorio e respiratorio, che si trovano impreparati al brusco cambiamento e si affannano a correre ai rimedi.

La temperatura si alza se dal caldo usciamo al freddo, oppure si comincia a sudare se dal freddo passiamo al caldo. Ma se le difese dell’organismo, per qualche altro motivo, si trovano in un momento di debolezza, ammalarsi è un attimo. Raffreddore, tosse, mal di gola, oppure si prende l’influenza.

Un’altra causa scatenante è rappresentata dal trovarsi in ambienti chiusi, poco arieggiati e molto frequentati. Questi ambienti solitamente sono gli autobus e i tram sovraffollati, i centri commerciali, le scuole e gli ospedali. Anche alcuni tipi di uffici presentano delle situazioni a rischio.

Ecco perché il picco dell’influenza stagionale solitamente si presenta a gennaio. Dopo le vacanze di Natale, è il momento di rientrare a scuola o al lavoro ed il gioco è fatto. L’influenza ha modo di espandersi molto più velocemente che in altri periodi dell’anno.

Influenza stagionale, l’alimentazione è importante

Ma c’è un altro fattore che spesso non consideriamo affatto, è l’alimentazione. In questi periodi di disidratazione del corpo, dovuti anche ai riscaldamenti accesi nelle case e nei luoghi di lavoro, è essenziale reintegrare i liquidi ed immagazzinare vitamine e antiossidanti.

Un’alimentazione ricca di frutta e verdura può fare la differenza. Anche il latte fermentato e lo yogurt possono aiutare parecchio, grazie alla presenza di fermenti lattici. Frutta, verdura e fermenti lattici dunque, prevengono e combattono l’attacco dei virus influenzali.

Purtroppo in Italia se ne consumano troppo pochi, in particolare tra i giovani. Una ricerca dell’Osservatorio Nazionale Grana Padano Igp ha dimostrato che i dati parlano chiaro. I giovani consumano una media di 217 grammi di verdura al giorno contro i 328 degli adulti, ma entrambi sono insufficienti.

Le linee guida infatti pongono a 400 il limite minimo di verdura da consumare ogni giorno per stare in salute. Per quanto riguarda la frutta, i giovani ne consumano mediamente 63 grammi, gli adulti 290, ma anche qui ce ne vorrebbero 400. Ci vorrebbe almeno una spremuta di agrumi al giorno, per avere nell’organismo la giusta quantità di vitamina C, per esempio, invece se ne consumano al massimo due alla settimana.

Lo studio ha evidenziato nei giovani anche una evidente carenza di minerali, in particolare ferro e zinco. Per limitare queste carenze basterebbe aumentare il consumo di latte e derivati, uova, carne e frutta secca.

Classe 1966, diplomata all’istituto d’arte di Salerno, vanta una storica esperienza nella realizzazione di video tutorial e guide legate al mondo del fai da te e del riciclo creativo.

Nel 2018 ha deciso di fondare il proprio portale di informazione relativo ai temi a lei tanto cari col fine nobile di limitare gli sprechi e foraggiare il riuso creativo.

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