Pap Test: A cosa serve, perchè farlo e come prepararsi all’esame

Il Pap test è un esame ginecologico in cui un operatore sanitario preleva un campione della cervice della donna, che è la parte finale dell’utero a contatto con la vagina.

Una volta che il campione è stato preso con un tampone, un piccolo pennello o una piccola tavolozza adibita a questo scopo, viene collocato in una porzione di vetro (il vetrino) o in una bottiglia con un liquido speciale per tenere le cellule.

Il campione verrà inviato a un laboratorio, dove un patologo, che è un medico specializzato nell’interpretazione delle cellule al microscopio, fa un’analisi dettagliata in base a ciò che ha visto.

Il test di Papanicolaou è raccomandato come misura preventiva per il rilevamento tempestivo dei problemi nella cervice.

A cosa serve il pap test?

L’obiettivo del pap test è quello di rilevare il cancro cervicale precoce , cioè di diagnosticarlo in tempo, nelle sue fasi iniziali, per un trattamento corretto ed evitare complicazioni derivanti dalla diagnosi tardiva.

Questo tumore ha la sua origine nel Virus del Papilloma Umano (HPV o HPV), che dopo essere stato acquisito per infezione, provoca cambiamenti nelle cellule della cervice della donna, che possono portare alla trasformazione del cancro. Si stima che tra l’infezione e lo sviluppo del cancro, ci vogliono circa dieci anni. Da qui l’importanza e l’opportunità di rilevarlo in tempo.

Questo è il modo in cui il pap test è uno strumento molto potente per la prevenzione di questo tipo di cancro. È accessibile, a basso costo per il sistema sanitario e disponibile praticamente ovunque nel mondo.

I possibili risultati del Pap test

Il pap test darà due tipi di risultati: normale o anormale.

Un risultato normale è quello in cui il patologo identifica solo le cellule nella cervice della donna considerate salutari. L’unica azione da intraprendere è la continuazione dei controlli periodici. A seconda dell’età e dei risultati precedenti del pap test, la frequenza con cui la donna verrà citata per i controlli futuri può variare.

In generale, un esame è raccomandato ogni tre anni se i risultati sono normali, principalmente tra 35 e 64 anni, anche se dovrebbe essere fatto da donne di 18, 21 o 25 anni, secondo le raccomandazioni di ciascun paese.

I risultati anormali, d’altra parte, sono riportati in diversi modi:

  • Cellule squamose atipiche di significato indeterminato: possibilmente sono modificazioni infiammatorie e non precancerose. In questo caso, il pap test può essere integrato con un test per il rilevamento dei virus HPV.
  • Lesione squamosa intraepiteliale: si individuano cellule che possono essere considerate precancerose, vale a dire che a lungo termine si trasformerebbero in un cancro cervicale. Il medico richiederà nuovi metodi diagnostici.
  • Cellule ghiandolari atipiche: questa varietà richiede altri test che il medico richiederà, poiché non è chiaro se si tratti di cellule precancerose o meno.
  • Carcinoma a cellule squamose o cellule di adenocarcinoma: questo rapporto conferma quasi la presenza di cancro cervicale. È il risultato più improbabile, ma se presente, richiederà consultazioni immediate per il trattamento.

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Cosa non bisogna fare prima di sottoporsi al Pap test?

Affinché il pap test sia il più accurato possibile, oltre ai problemi tecnici relativi al prelievo del campione, è essenziale una preparazione preliminare che garantisca che il patologo riceva cellule in buone condizioni per analizzarle correttamente. Le raccomandazioni di base per i giorni precedenti alla raccolta del campione (da 2 a 3 giorni prima) sono le seguenti:

  • Non avere rapporti col partner
  • Evitare l’uso di tamponi
  • Non eseguire la pulizia interna
  • Non usare schiume contraccettive
  • Non effettuare un trattamento farmacologico vaginale (ovuli antifungini, ad esempio)
  • Non usare creme vaginali o polveri

È anche essenziale quando viene eseguito il pap test relativo al ciclo mestruale della donna. L’ideale è pianificare il prelievo del campione circa 5 giorni dopo la fine del sanguinamento mestruale.

Posso avere relazioni dopo il pap test?

C’è una domanda normale tra le donne: posso avere rapporti col partner dopo il Pap test? La risposta è sì, certo. Immediatamente dopo aver lasciato il luogo dove è stato prelevato il campione, la donna può tornare alla sua vita normale con assoluta normalità. Non ci sono controindicazioni, dal momento che le cellule sono state raccolte e conservate per analisi successive.

Alcune donne possono sperimentare un piccolo sanguinamento vaginale dopo il test, per le successive 24 ore. Questo piccolo sanguinamento è previsto, e anche se non è una controindicazione per i rapporti.

Dottoressa in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione

Autrice e fondatrice di LaTuaDietaPersonalizzata.it. Laureata con lode in Scienze degli alimenti e della nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli ed esperta di salute, alimentazione e benessere.

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