Olio evo: 10 cose da sapere per sceglierlo e consumarlo al meglio

Olio evo: 10 cose da sapere per sceglierlo e consumarlo al meglio

Olio evo, meglio conosciuto come olio extravergine d’oliva, viene utilizzato come condimento nella cucina italiana e mediterranea. Ma sappiamo davvero come scegliere un olio evo di qualità?

Purtroppo l’olio extravergine d’oliva molto spesso è soggetto a frodi con conseguenze negative sui consumatori che acquistano tale prodotto. Ecco allora alcuni consigli per imparare a scegliere un buon olio evo e come consumarlo al meglio.

1) Olio evo: diffidare degli oli low cost

Fate attenzione al falso olio extravergine d’oliva che potrebbe nascondersi nelle bottiglie d’olio a basso costo. Un buon olio evo venduto a pochi euro al litro al supermercato potrebbe non essere un vero olio extravergine. Il costo di un litro di un buon olio evo si aggira intorno ai 10€.

2) Olio evo: leggere le etichette

Diffidate dalle etichette  poco chiare e trasparenti. Le etichette devono mostrare chiaramente marchio, processo produttivo, luogo di produzione e caratteristiche del prodotto. Le etichette alimentari devono rispettare 3 caratteristiche importanti: devono essere chiare, leggibili e indelebili.

3) Olio evo: preferire l’olio extravergine di oliva

L’olio extravergine è la tipologia migliore di olio di oliva. Presenta un basso grado di acidità rispetto agli altri oli d’oliva. La sua acidità non dovrebbe mai superare l’1%. La lavorazione dell’olio extravergine avviene in modo che le temperature non causino nell’olio alterazioni di nessun tipo. L‘olio evo si differenzia dall’olio d’oliva in quanto è estratto dalla semplice spremitura delle olive con una acidità che non supera l’1%. L’olio d’oliva, invece, viene ottenuto da una miscela di olio raffinato e di olio vergine con un’acidità massima dell’1,5%.

4) Scegliere olio evo biologico

A minacciare la qualità dell’olio extravergine d’oliva è l’elevato utilizzo di pesticidi per eliminare i parassiti che si insediano negli uliveti. L’agricoltura biologica a differenza di quella tradizionale, non utilizza sostanze tossiche per la coltivazione degli ulivi e si attiene a regole ben precise nella produzione dell’olio. L’olio extravergine bio quindi sarà di qualità superiore e non conterrà tracce di pesticidi e di sostanze potenzialmente dannose.

5) Olio d’oliva Dop e Igp

La produzione di olio evo Dop deve seguire un disciplinare ben preciso. I prodotti a marchio Dop, compreso l’olio extravergine d’oliva, sono protetti dalle contraffazioni in tutta Europa. L’olivicoltore che produce un olio evo con il marchio Dop, deve attenersi a delle specifiche regole di produzione e sottostare al controllo di un “Ente di Certificazione” indipendente e appositamente incaricato e riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Oggi l’unico olio extravergine d’oliva italiano che ha ottenuto il riconoscimento Igp è il “Toscano”. Una sola fase del processo di produzione è necessaria per ottenere la denominazione IGP, mentre per la DOP il legame con il territorio riguarda tutto il processo produttivo. Come per il marchio Dop, anche per il marchio IGP ci si deve attenere alle rigide regole contenute nel disciplinare.

6) Olio extravergine spremuto a freddo

Un buon olio evo deve avere in etichetta “spremuto a freddo”. Un olio si dice spremuto a freddo quando la temperatura della pasta delle olive in gramola non supera i 27° C. L’olio ottenuto in questa maniera esprime al meglio le sue caratteristiche chimiche ed organolettiche.

7) Conservare l’olio evo

Principali regole di conservazione per l’olio d’oliva: se acquistate l’olio in latte da più litri, travasatelo in bottiglie di vetro scuro man mano che lo utilizzate. L’olio extravergine d’oliva va tenuto lontano da fonti di luce e di calore per evitare il deterioramento.

Leggi anche: Olio di palma: Fa male? Ecco tutti i rischi per la salute e dove si trova!

8) Olio evo a crudo

Volete preservare al meglio le caratteristiche e le proprietà nutritive dell’olio extravergine d’oliva che avete acquistato? Allora usatelo come condimento a crudo per la preparazione dei vostri piatti, dalle semplici insalate alla pasta.

9) Olio d’oliva per friggere

Chi invece desidera un buon olio per friggere, l’olio d’oliva di recente è stato indicato come il migliore poiché resiste meglio il calore della friggitrice o della padella rispetto agli oli di semi.

10) Olio extravergine “il migliore”

Ora che conoscete tutte queste informazioni, non vi resta che acquistare e conservare al meglio il vostro olio extravergine di oliva.

Leggi anche: Olio extravergine: la classifica del migliore olio del 2018

Biologa nutrizionista: Maria Di Bianco

Dottoressa in Scienze degli Alimenti e della Nutrizione

Autrice e fondatrice di LaTuaDietaPersonalizzata.it. Laureata con lode in Scienze degli alimenti e della nutrizione umana presso la Seconda Università di Napoli ed esperta di salute, alimentazione e benessere.

Commenti (0)
Aggiungi Commento