Allarme detersivi liquidi e capsule: Nocivi sulla pelle di grandi e bambini. Dash tra i peggiori!
Francia – La rivista francese “60 milioni di consumatori” ha pubblicato un’indagine effettuata su 25 marchi diversi di detersivi per la lavatrice. Si trattava, nello specifico, di 15 detersivi liquidi e 10 in capsule, tutti in vendita nei supermercati, iper e discount che si trovano in Francia. Non tutti sono disponibili anche in Italia, ma qualcuno ha fatto davvero tanto clamore.
La rivista ha condotto l’indagine utilizzando alcuni parametri di valutazione: la qualità, l’impatto ambientale, il rispetto per la salute dei consumatori. La valutazione dell’eventuale rischio per il consumatore è derivata da un sistema chiamato Menage Score, che la rivista aveva già usato in passato per altre indagini. Gli ingegneri che usano il sistema prendono in esame l’elenco degli ingredienti che gli stessi marchi di detersivi pubblicano sulle confezioni del prodotto. In aggiunta valutano le altre informazioni reperibili sul sito dei produttori e sulle schede di sicurezza allegate ad ogni descrizione.
Le marche dei detersivi analizzati
Ad ogni parametro di valutazione viene assegnato un colore, dal verde scuro all’arancione, a seconda del livello di ingredienti a rischio o allergeni riscontrato nel prodotto. Per quanto riguarda la qualità sono state prese in esame le capacità di pulire l’indumento e di eliminare 15 diversi tipi di macchie. Il risultato finale dava la lettera A ai prodotti migliori, via via fino alla E per i peggiori. Tra i detersivi analizzati, ce ne sono alcuni che sono conosciuti anche in Italia:
- Dash,
- Ariel,
- Formil della Lidl,
- Skip,
- Omo,
- Ecoplanet del Carrefour.
Le marche dei detersivi peggiori e migliori
Purtroppo l’indagine ha rivelato che molti dei prodotti esaminati erano fonte di rischio per i consumatori. Ci sono tanti prodotti chimici che servono a dare maggiore forza pulente al detersivo, ma che possono essere dannosi per la salute. Alcuni sono stati ritenuti pericolosi per l’uomo, a causa dei notevoli allergeni rilevati. Altri detersivi invece avevano spiccate potenzialità inquinanti, perché non erano del tutto biodegradabili.
Per quanto riguarda gli allergeni, ad esempio il tiazolinone ed il fenossietanolo, le marche dei detersivi liquidi più colpevoli sono risultate il Dash e Persil che ne contengono non meno di cinque; Super cross quattro e Briochin, etichettato Ecocert, tre. Nessuna di queste sostanze è stata trovata invece in Mir, L’Arbre vert, Eco planet, Leader price, Rainett, Skip e Ariel.
Fonte: © 60millions
Nelle capsule dei prodotti Dash e Skip ne sono state trovate rispettivamente nove e otto! Non contengono invece allergeni le capsule Formil, Maison verte, Epsil e L’Arbre vert.
Invece nel campo delle sostanze tossiche per l’ambiente le cose sono andate piuttosto male, perché ben 13 marchi su 25 ne contenevano alcune, come anche degli enzimi irritanti per l’apparato respiratorio umano. Le sostanze più frequenti rilevate nei detersivi sono state anche i siliconi ed alcuni composti etossilati che non vengono smaltiti facilmente nelle acque di scarico in cui si depositano.
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Conclusioni
Quindi, oltre a Dash e Lechat, anche Poppy e Le Chat l’Expert sono risultati i marchi peggiori, anche se dal punto di vista del pulito si sono aggiudicati il punteggio migliore. Purtroppo a fronte della loro indiscutibile capacità di pulire gli indumenti, non si sono rivelati rispettosi dell’ambiente. Tra i detersivi che conosciamo anche in Italia, l’unico che si è comportato discretamente è stato Ariel.
L’Arbre vert si aggiudica una A per le sue capsule (è l’unico) ed è risultato il detersivo migliore, mentre per quelli in versione liquida, con una B, vengono classificati Rainett, l’Arbre vert e Ecoplanet. Quindi, Rainett è considerato comunque il migliore detersivo per il rapporto qualità-prezzo.
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Fonte di riferimento: 60 millions de consommateurs