Cereali da colazione, questa è la marca che contiene più ftalati (è quella più consumata dai bambini) | I risultati del nuovo test!
Nel corso della nostra quotidiana spesa al supermercato, raramente riflettiamo sul lungo percorso che ogni prodotto alimentare compie prima di giungere sulle nostre tavole. La complessità della produzione alimentare e i molteplici viaggi industriali che coinvolgono ciascun prodotto meritano una riflessione più approfondita.
La recente indagine condotta da “Consumer Reports” ha sollevato un allarme: la presenza diffusa di sostanze pericolose nei prodotti alimentari, sottolineando i rischi per la salute associati a questa contaminazione dentro i cereali da colazione.
Cereali da colazione ricchi di ftalati: i risultati scioccanti dell’ultimo test!
Ogni prodotto alimentare attraversa una serie di fasi industriali prima di raggiungere gli scaffali dei supermercati, un viaggio che può durare giorni o settimane a seconda del grado di lavorazione. È in questo intricato processo che possono insinuarsi sostanze dannose, come i bisfenoli e i ftalati, compromettendo la sicurezza del cibo che consumiamo abitualmente.
L’indagine di “Consumer Reports” ha esaminato una vasta gamma di prodotti alimentari provenienti sia dai supermercati che dalle catene di fast food, inclusi alcuni prodotti biologici. I risultati hanno rivelato una preoccupante contaminazione da ftalati, sostanze chimiche plastiche derivanti dal petrolio, utilizzate come plastificanti e additivi per migliorare la consistenza di vari prodotti. Oltre all’impatto ambientale, gli ftalati possono agire come interferenti endocrini, danneggiando il sistema riproduttivo e aumentando il rischio di diabete di tipo 2.
Cereali da colazione, questa è la marca che contiene più ftalati (è quella più consumata dai bambini) | I risultati del nuovo test!
La presenza di ftalati nei prodotti alimentari può avere un doppio impatto. Il loro uso diffuso nel passato ha contaminato il suolo e il mangime degli animali, mentre le confezioni plastiche possono rilasciare queste sostanze, trasferendole direttamente agli alimenti confezionati.
La presenza di bisfenoli nei prodotti alimentari esaminati è altrettanto preoccupante. Studi scientifici hanno dimostrato che l’esposizione al bisfenolo (BPA) è correlata a obesità, cancro, difetti alla nascita, infertilità maschile, endometriosi e altre gravi patologie. Un esempio eclatante è rappresentato dai cereali al miele “Cheerios” della General Mills, contenenti un allarmante quantitativo di ftalati (10.980 nanogrammi per porzione), risultato particolarmente inquietante considerando che il prodotto è destinato principalmente ai bambini.
Consigli per una spesa consapevole per tutta la famiglia!
Di fronte a questa problematica è fondamentale adottare comportamenti consapevoli durante la spesa e nella gestione quotidiana del cibo:
- Evitare packaging in plastica, soprattutto per alimenti caldi, e limitare l’uso del microonde.
- Ridurre il consumo di cibo da fast food, poiché i contenitori utilizzati possono contenere quantità significative di ftalati.
- Limitare l’assunzione di cibi ricchi di grassi, che possono contenere livelli più elevati di plastificanti.
- Preferire cibi freschi e non confezionati per ridurre il contatto con ftalati e migliorare la qualità alimentare.
- Utilizzare utensili da cucina sicuri, evitando quelli in plastica e privilegiando materiali come legno, acciaio inossidabile o silicone.
- Evitare l’uso di bottiglie di plastica, optando per l’acqua del rubinetto o l’acqua in bottiglia di vetro, evitando così la presenza di bisfenoli.
L’obiettivo principale è sensibilizzare sull’importanza di una spesa consapevole e sicura, specialmente quando si tratta di alimenti destinati a neonati e bambini. La contaminazione alimentare è una questione seria che richiede l’attenzione di tutti noi, per garantire la salute delle generazioni future.
Fonte: Consumer Reports