Patatine in busta, ancora acrilammide in molte marche (le più amate): tra i peggiori San Carlo e Amica Chips!
Sapevi che le patatine in busta che consumiamo possono contenere sostanze potenzialmente nocive come l’acrilammide? Recenti analisi hanno evidenziato la presenza di questa sostanza in quantità variabili a seconda delle marche. L’acrilammide, che si forma durante la cottura ad alte temperature di alimenti ricchi di amido, è considerata un possibile rischio per la salute, soprattutto se assunta in quantità elevate e per periodi prolungati. Vediamo insieme quali sono le peggiori!
Patatine in busta peggiori, non lo diresti mai ma sono anche quelle più amate: il test de Il Salvagente!
Le patatine, uno degli snack più amati al mondo, sono un simbolo di convivialità e piacere, ma il loro consumo frequente può nascondere rischi per la salute. Oltre all’elevato contenuto di sale e aromi, queste croccanti delizie possono contenere un contaminante poco gradito: l’acrilammide.
Questa è una sostanza chimica che si sviluppa durante la cottura ad alte temperature, tipicamente sopra i 120°C, attraverso la reazione di Maillard. Questo processo avviene quando zuccheri e amminoacidi presenti negli alimenti vengono sottoposti a frittura, tostatura o cottura al forno. Non si trova solo nelle patatine, ma anche in biscotti, caffè, cereali tostati e altri prodotti. È classificata come “probabile cancerogeno” per l’uomo dall’OMS e dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC). Sebbene non esistano prove definitive, studi scientifici suggeriscono che l’esposizione cronica a questa sostanza possa aumentare il rischio di sviluppare tumori. Inoltre, l’acrilammide è genotossica, il che significa che potrebbe danneggiare il DNA e causare mutazioni cellulari con potenziali effetti a lungo termine sulla salute.
Un recente studio da parte del team di Salvagente ha analizzato 29 campioni di patatine, tortillas e snack vegetali, rilevando livelli variabili di acrilammide tra i prodotti testati.
I risultati del test di Salvagente sulle patatine in busta: le marche peggiori da comprare!
Alcuni marchi analizzati nel recente test hanno dimostrato di saper mantenere i livelli di acrilammide ben al di sotto del limite stabilito dall’Unione Europea, fissato a 750 microgrammi per chilo per le patatine in busta. Tuttavia, altri prodotti hanno mostrato concentrazioni preoccupanti, pur rimanendo entro i limiti di legge.
Oltre ai livelli di acrilammide, il giudizio finale è stato influenzato anche da altri fattori, come il tipo di olio utilizzato (con penalizzazioni per gli oli di palma e cocco), la presenza di aromi artificiali, coloranti sintetici e additivi non graditi. Tre prodotti in particolare hanno ottenuto valutazioni molto basse:
- Carrefour classic, patatine classiche: punteggio 2 – Acrilammide 730 mcg/kg
- Amica Chips Classica “Quelle che si vedono”: punteggio 3,9 – Acrilammide 579 mcg/kg
- San Carlo Rustica: punteggio 4,5 – Acrilammide 358 mcg/kg
Anche snack come i Fonzies Gli originali sono stati penalizzati, in particolare per l’uso massiccio di esaltatori di sapidità come il glutammato monosodico (E621). Questa sostanza, sebbene approvata per l’uso alimentare, può causare reazioni in alcune persone, note come “sindrome da ristorante cinese”, che include sintomi quali mal di testa, aumento della pressione sanguigna e alterazioni metaboliche.
Per una panoramica completa dei risultati, comprese le patatine che hanno ottenuto i punteggi migliori, si consiglia di consultare il numero di gennaio della rivista Il Salvagente.
Fonte: Il Salvagente, Greenme