Trovati “batteri resistenti agli antibiotici” e “salmonelle” nel pollo in questo noto discount | Risultati allarmanti in Italia!
Un’indagine condotta da Essere Animali su supermercati di una nota catena in cinque nazioni europee evidenzia che l’Italia ha riportato i risultati più negativi. Non sono stati rilasciati commenti ufficiali dall’azienda fino ad ora. Gli allevatori di pollame hanno dichiarato di aver ridotto l’uso di farmaci del 94% nel corso di sette anni.
Carne di pollo piena di Salmonella e batteri resistenti agli antibiotici, soprattutto in Italia: l‘indagine di Essere Animali!
Essere Animali, un’associazione attiva nella difesa dei diritti degli animali, ha segnalato la presenza di batteri resistenti agli antibiotici e patogeni come salmonella spp e listeria nella carne di pollo venduta nei supermercati Lidl in cinque Paesi europei. Secondo il loro studio, i campioni di carne bianca esaminati hanno mostrato la presenza di questi batteri potenzialmente dannosi, con i risultati più allarmanti registrati in Italia.
Questo avviso segue le precedenti preoccupazioni sollevate dall’associazione riguardo al fenomeno del white striping, una condizione che colpisce i polli allevati in condizioni sovraffollate e che causa striature bianche sulla carne. Nonostante le richieste di commento da parte di Il Gusto, Lidl non ha ancora fornito una risposta in merito alla situazione.
Secondo l’indagine condotta dagli attivisti, la carne venduta da Lidl è frequentemente contaminata da agenti potenzialmente patogeni, noti per causare infezioni alimentari che possono avere gravi conseguenze sulla salute. Inoltre, sono stati riscontrati batteri resistenti agli antibiotici: in Italia, quasi la metà dei campioni analizzati contiene un enzima prodotto da batteri che conferisce loro questa resistenza. Essere Animali ha dichiarato che mentre le confezioni degli altri Paesi mostravano assenza o una presenza minima di salmonelle, queste erano ampiamente presenti nei prodotti italiani testati (46%). L’associazione ha commentato che questo risultato è inaccettabile per il più grande discount d’Europa.
In totale, gli attivisti hanno sottoposto ad analisi 142 prodotti a marchio Lidl provenienti da 22 negozi situati in Germania, Italia (24 confezioni), Spagna, Gran Bretagna e Polonia. Le carni sono state testate microbiologicamente da un laboratorio indipendente in uno studio commissionato in Italia da Essere Animali, in collaborazione con altre associazioni partner che hanno gestito le analisi per gli altri Paesi: Fondazione Albert Schweitzer, Observatorio de Bienestar Animal, Open Cages e Otwarte Klatki. Tuttavia, sono stati riscontrati i risultati più allarmanti proprio in Italia.
Perché è stata presa in esame l’azienda LIDL?
Repubblica ha intervistato Elisa Bianco, responsabile corporate engagement di Essere Animali, per comprendere l’origine e il focus dell’indagine condotta sui supermercati della catena Lidl. Bianco ha spiegato che da tempo Essere Animali si impegna nella campagna per migliorare le condizioni di vita dei polli negli allevamenti intensivi, evidenziando la sofferenza degli animali e le limitazioni nel loro comportamento naturale. La decisione di analizzare la carne venduta nei supermercati è stata motivata dalla preoccupazione riguardo alla presenza di batteri patogeni e alla diffusione della resistenza agli antibiotici, tematiche rilevanti secondo FAO e OMS.
Bianco ha sottolineato che tali analisi sono standard e solitamente condotte dal Ministero della Salute, il quale ha osservato un aumento della problematica nelle aziende italiane.