Tonno, per scegliere IL MIGLIORE devi sempre prestare attenzione alla sigla FAO: non sono tutti uguali!
Le confezioni di tonno possono avere un notevole impatto sull’ambiente, e la qualità del prodotto può variare significativamente in base all’area di pesca. Infatti, il grado di contaminazione del tonno dipende dalla zona specifica in cui è stato catturato. Ma cosa vogliono dire le sigle che spesso leggiamo sulle etichette, come FAO 27 e FAO 37?
Che cosa sono le sigle FAO che leggiamo sulle confezioni di tonno? Fai attenzione!
Il tonno in scatola è uno degli alimenti più apprezzati per la sua praticità e versatilità, presente in molte dispense domestiche. Nel momento in cui lo acquistiamo, è importante considerare non solo la comodità del prodotto, ma anche il suo impatto ambientale e i possibili rischi legati all’inquinamento, soprattutto se proviene da certe zone di pesca.
Per questo motivo, diventa essenziale leggere con attenzione le etichette delle confezioni, ponendo particolare attenzione alla zona di pesca indicata tramite la sigla FAO. Ma cosa significa esattamente questa sigla?
Il codice FAO si riferisce a specifiche aree geografiche marine, che sono numerate per consentire un monitoraggio più preciso delle attività di pesca e per garantire una gestione sostenibile delle risorse marine, salvaguardando gli ecosistemi.
Un consumatore consapevole e attento alla protezione ambientale dovrebbe sempre verificare la zona FAO riportata sulle confezioni di tonno, evitando quelle provenienti da regioni note per livelli elevati di inquinamento, come alcune aree settentrionali degli oceani Atlantico e Pacifico. Scegliere prodotti provenienti da aree a minor impatto ambientale è un piccolo ma importante gesto verso un consumo più responsabile.
FAO 27 e 37 sulle scatolette di tonno: qual è il significato?
Le sigle FAO 27 e FAO 37 indicano due distinte zone di pesca, ciascuna con caratteristiche uniche.
La FAO 27 fa riferimento all’area dell’Atlantico nord-orientale, una vasta regione che comprende le acque lungo le coste dell’Europa occidentale, estendendosi fino a toccare la Norvegia e l’Islanda. Tuttavia, è importante essere consapevoli del fatto che alcune aree di questa regione possono presentare livelli di inquinamento più elevati.
La FAO 37, invece, copre l’area del Mar Mediterraneo, una zona rinomata per la sua ricca biodiversità e la tradizione secolare legata alla pesca. Il tonno proveniente da queste acque, in particolare il pregiato tonno rosso, è altamente apprezzato per la sua qualità. Rispetto ad altre regioni, il Mediterraneo tende a presentare un tasso di inquinamento inferiore, sebbene sia comunque necessario valutare la sostenibilità della pesca in quest’area.
Quali sono le marche di tonno pescate nel Mediterraneo?
Ecco alcune marche che offrono tonno pescato nel Mediterraneo, o che includono questa opzione tra le loro linee di prodotti:
- Carloforte Tonnare
- Angelo Parodi
- Callipo
- Campisi
- Colimena
- Coalma
- Adelfio
Questo elenco non è completo, dato che la maggior parte del tonno disponibile nei supermercati proviene da altre zone FAO. Se desiderate acquistare tonno pescato nel Mediterraneo, potrebbe essere più semplice trovare prodotti di nicchia, spesso venduti in negozi specializzati o direttamente dai produttori.
È importante anche ricordare che le varie marche possono avere diverse gamme di tonno, non tutte provenienti dal Mediterraneo. Per essere certi di acquistare tonno pescato in aree meno inquinate, è sempre consigliabile controllare attentamente la zona FAO indicata sull’etichetta.
Naturalmente, questi prodotti possono avere un costo leggermente più elevato, ma adottare un consumo più selettivo e consapevole è un modo efficace per contribuire a un’alimentazione più sostenibile e di qualità.