Spruzzare acqua di mare sulla pelle per abbronzarsi di più, funziona davvero? Ci risponde l’esperto!
Spruzzarsi l’acqua di mare sulla pelle per abbronzarsi è veramente una buona idea oppure no? Un esperto mette l’accento su alcuni dettagli da conoscere e che sembra nessuno sappia.
Fa bene l’acqua di mare sulla pelle per l’abbronzatura? Risponde l’esperto!
Vincenzo Schettini, il popolare divulgatore scientifico (con 2 milioni e mezzo di follower su Instagram) noto per il progetto “La fisica che ci piace”, ha condiviso un prezioso consiglio in uno dei suoi ultimi video, concentrandosi su un tema di grande interesse con l’arrivo delle vacanze estive: l’influenza dell’acqua di mare sulla pelle e sul processo di abbronzatura.
Per chiarire il tema, Schettini ha spiegato come funziona l’abbronzatura e il ruolo che può giocare l’acqua marina. L’abbronzatura è una reazione protettiva della pelle ai raggi ultravioletti (UV) emessi dal sole. Quando la pelle è esposta ai raggi UV, essa produce melanina, il pigmento responsabile dell’oscuramento della pelle, che serve anche da scudo protettivo.
Che cosa ha dichiarato Schettini?
Schettini avverte che, se la pelle non è adeguatamente protetta, la produzione di melanina può risultare alterata. Per questo, consiglia cautela nell’uso dell’acqua di mare come strumento per potenziare l’abbronzatura, sottolineando che potrebbe non essere così efficace come si pensa.
Il motivo è chiaro: quando si applica acqua di mare sulla pelle, il sale in essa contenuto si deposita sulla superficie cutanea. Questo sale può seccare la pelle e renderla più sensibile, compromettendo la sua naturale barriera protettiva. Una barriera cutanea indebolita non solo riduce la produzione di melanina, limitando così la capacità di abbronzarsi, ma offre anche una protezione minore contro i raggi UV.
Di conseguenza, i raggi UV riescono a penetrare più facilmente negli strati profondi della pelle, aumentando il rischio di danni come scottature e irritazioni. L’idea di usare l’acqua di mare per ottenere un’abbronzatura più intensa non solo è inefficace, ma può anche rivelarsi dannosa per la salute della pelle. Spruzzarsi acqua di mare, infatti, potrebbe rendere la pelle più esposta ai danni causati dal sole.
Ci sono valide alternative da provare?
Qual è l’alternativa? Schettini suggerisce di abbandonare questo metodo a favore di una corretta protezione solare. È essenziale utilizzare regolarmente una crema solare per proteggere la pelle da scottature e irritazioni. Inoltre, dopo un tuffo in mare, è consigliabile fare una doccia con acqua dolce per eliminare il sale e mantenere la pelle idratata, prevenendo secchezza eccessiva e sensibilità cutanea.
Abbronzarsi in maniera adeguata e sicura è fondamentale per proteggere la pelle dai danni causati dai raggi UV. L’esposizione solare eccessiva senza protezione può aumentare il rischio di scottature, invecchiamento precoce e, nei casi più gravi, cancro alla pelle. Usare creme solari con un fattore di protezione adatto alla propria pelle, indossare cappelli e occhiali da sole, e limitare il tempo sotto il sole nelle ore più calde, sono pratiche essenziali.
Fonte: La Fisica che ci piace