Patatine vegetali, altro che salutari: trovati pesticidi e acrilammide in quasi tutte le marche | Fai attenzione!
Le patatine vegetali, considerate spesso un’alternativa più salutare alle tradizionali patatine fritte, sono state oggetto di un recente studio svizzero che ha sollevato alcune preoccupazioni riguardo alla loro composizione. Sebbene siano spesso celebrate per il loro presunto basso contenuto di grassi e l’origine da ingredienti come ceci, lenticchie, barbabietole o carote, sembra che non siano esenti da alcune criticità.
Patatine vegetali ricche di pesticidi e acrilammide, i risultati del test svizzero!
L’analisi condotta dalla rivista svizzera K-Tipp su 11 campioni di patatine vegetali, acquistate presso supermercati e discount rinomati, ha rivelato la presenza di diverse sostanze potenzialmente nocive. Tra queste, si segnalano tracce di acrilammide, un composto formatosi durante il riscaldamento di alimenti amidacei come le patate, associato a un aumento del rischio di cancro e danni al DNA.
Oltre alla presenza di acrilammide, il recente esame ha evidenziato tracce di glifosato, un noto erbicida, insieme ad altri residui di pesticidi dannosi quali piperonil butossido, boscalid e clopyralid. Queste scoperte pongono dubbi sulla sicurezza di queste opzioni alimentari “salutari”, soprattutto considerando l’assenza attuale di limiti stabiliti per l’acrilammide nelle patatine vegetali, a differenza delle patatine fritte che hanno un limite di 750 microgrammi per chilo. Tale constatazione solleva seri interrogativi sulla qualità e la sicurezza di queste alternative, sottolineando l’importanza di una maggiore vigilanza e regolamentazione nel settore alimentare.
Sebbene la maggior parte delle patatine vegetali testate sembrasse contenere quantità inferiori di grassi rispetto alle loro controparti fritte, la presenza di contaminanti come acrilammide e glifosato solleva preoccupazioni per la salute dei consumatori. Nonostante alcuni prodotti abbiano superato il test senza rilevare la presenza di tali sostanze, l’incertezza sui rischi associati al consumo di patatine vegetali rimane.
Quali sono le patatine vegetali da non consumare: fai attenzione a questi prodotti!
I risultati della ricerca hanno evidenziato che la maggior parte delle varianti analizzate contiene quantità inferiori di grassi rispetto alle tradizionali patatine fritte. In particolare, le opzioni a base di fagioli, lenticchie e ceci, soprattutto quelle dei marchi Snack Day e Layenberger, distribuite da Lidl, presentano un tenore lipidico inferiore a 15 grammi per 100 grammi di prodotto.
Al contrario, le “Patatine Veg” prodotte da Tyrrells, principalmente composte da pastinaca, carote e barbabietola rossa, mostrano un contenuto di grassi notevolmente più elevato, pari a 35 grammi per 100 grammi di prodotto.
La presenza di acrilammide è stata rilevata in quasi tutte le marche analizzate, esclusi il vincitore del test “Eat Real Hummus Chips Tomato & Basil” e altre 4 marche.
Questi risultati pongono in discussione la percezione di queste alternative “salutari” e sottolineano l’importanza di una maggiore trasparenza e regolamentazione nel settore alimentare. In un’epoca in cui sempre più consumatori sono attenti alla salute e alla qualità degli alimenti che consumano, è fondamentale garantire la sicurezza e la conformità dei prodotti alimentari sul mercato.
Alla luce di questi dati, potrebbe essere consigliabile optare per alternative più sicure e controllate o, quando possibile, preparare in casa patatine vegetali utilizzando ingredienti freschi e naturali.
Fonte: K-Tipp