Sugli scaffali di questi famosi supermercati non troverai più la Pepsi, Lipton e tanti altri marchi: ecco cosa sta succedendo!
In un contesto in cui la presenza di prodotti sempre più assiduamente scompare dagli scaffali dei supermercati, la catena di supermercati francese Carrefour si erge a difensore dei consumatori prendendo una posizione decisa contro le multinazionali. Ma dietro ai prodotti scomparsi dagli scaffali, quali sono le motivazioni reali?
Prodotti scomparsi dagli scaffali: la battaglia di Carrefour contro questa bevanda!
Molti sono i motivi di questa scomparsa progressiva, e non sempre sono legati alla produzione stessa dei beni. L’azienda si trova a dover affrontare un aumento costante dei prezzi in tutti i settori e una riduzione cronica delle dimensioni delle confezioni, fenomeno noto come “shrinkflation”.
In questa battaglia contro gli aumenti dei prezzi, Carrefour ha deciso di eliminare dalla sua offerta i prodotti appartenenti alla multinazionale PepsiCo in quattro Paesi europei: Francia, Italia, Spagna e Belgio. La motivazione dietro questa scelta radicale è l’aumento “inaccettabile” dei prezzi praticato da PepsiCo. La catena di supermercati ha manifestato la sua insoddisfazione nei confronti della multinazionale, dichiarando che la decisione di interrompere la vendita dei prodotti PepsiCo è motivata da una protesta contro i costi elevati imposti dalla multinazionale e dalla necessità di adeguarsi a un’inarrestabile inflazione.
Nei negozi Carrefour di questi quattro Paesi, i clienti troveranno cartelli informativi che annunciano la decisione di non offrire più prodotti PepsiCo, tra cui bevande gassate, patatine Lay’s e Doritos e cereali Quaker. La vasta gamma di prodotti interessati a questa decisione include marchi come Lay’s, Bénénuts, Pepsi, Quaker, Doritos, Alvalle, Lipton e 7up. Pur presentando le scuse per l’inconveniente causato, Carrefour ha sottolineato il suo impegno a ridurre i prezzi per i consumatori.
Perché Carrefour ha preso questa drastica decisione?
La decisione di Carrefour sembra essere stata influenzata non solo dalla politica dei prezzi di PepsiCo, ma anche dal contesto normativo della Grande distribuzione in Francia. In questo Paese, il governo regola strettamente le relazioni commerciali tra le aziende alimentari e i supermercati, imponendo la contrattazione di un prezzo unico valido per tutto l’anno. Questo aspetto normativo ha giocato un ruolo chiave nella decisione di Carrefour di adottare un tono formale e intraprendere azioni drastiche contro l’aumento dei prezzi da parte di PepsiCo.
Da parte sua, l’anno precedente, PepsiCo aveva aumentato costantemente i prezzi all’ingrosso dei propri prodotti, registrando un aumento medio dell’11% tra giugno e settembre. Nonostante avesse annunciato l’intenzione di continuare gli aumenti anche nel 2024, aveva indicato una moderazione per adeguarsi all’inflazione.
La mossa di Carrefour rappresenta un segnale forte contro gli aumenti dei prezzi praticati dalle multinazionali, ponendo l’accento sull’impegno a favore dei consumatori e della riduzione dei costi in un contesto economico sempre più difficile.