BPA: trovati in molti cibi (dalla passata di pomodoro alle bevande), ecco le marche più contaminate da bisfenoli | Le metti sempre in tavola!
I bisfenoli sono sostanze chimiche pericolose per la salute umana e l’ambiente, tuttavia continuano ad essere presenti in molti materiali, dal pellame alle resine, passando per la carta termica (quella usata per gli scontrini). Particolarmente dannoso è il bisfenolo A (BPA), un interferente endocrino al quale apposite norme europee hanno posto forti limitazioni nell’utilizzo.
Stando ai risultati di una recente analisi svolta da Altroconsumo tuttavia, troppi materiali ne sono ancora contaminati. Sono stati testati prodotti di vario genere in sette Paesi europei, Italia compresa, e ciò che si è scoperto desta una certa preoccupazione. Scopriamo di più.
BPA: trovati in molti cibi in lattina, ecco le marche più contaminate da bisfenoli | I risultati del test di Altroconsumo!
Gli esperti di Altroconsumo, che hanno svolto la ricerca in collaborazione con altri enti stranieri, a proposito dei prodotti esaminati hanno dichiarato che
“ben 79 (il 44%) contengono bisfenoli considerati preoccupanti, o rilasciano una o più di queste sostanze in quantità elevata attraverso il loro utilizzo, ad esempio attraverso il contatto con la bocca o la pelle di chi li usa”.
Ed hanno aggiunto:
“Non si tratta di prodotti fuori legge: in tutti i casi questi prodotti sono conformi alle normative vigenti e non rappresentano un pericolo immediato per la salute dei consumatori. Tuttavia preoccupa il quadro generale: il rischio di esporsi eccessivamente a queste sostanze usando ogni giorno oggetti in plastica o abbigliamento sintetico, o consumando bevande e alimenti in scatola è davvero concreto. (…) la nostra inchiesta dimostra che le norme attuali non sono sufficienti a tutelare i consumatori”.
Le norme più rigide riguardano soprattutto il bisfenolo A, vietato nei biberon e limitato nella carta per gli scontrini, ma anche gli altri bisfenoli non sono innocui purtroppo. Ciò che ci interessa maggiormente però, per ovvi motivi, è la presenza di queste sostanze nei materiali che entrano a diretto contatto con i cibi: ecco cosa c’è da sapere in proposito.
Bisfenoli: la lista dei cibi e bevande che ne contengono di più!
La cattiva notizia è che sono i prodotti alimentari a metterci maggiormente in contatto con i bisfenoli. La gran parte dei contenitori in cui i cibi vengono conservati infatti, ne contiene in quantità, soprattutto le bibite in lattina. Quelle elencate di seguito sono state giudicate addirittura pessime:
- Sprite 33cl
- Fanta 33cl
- Pepsi 33cl
- Recoaro Acqua brillante 33cl
- Coca Cola 33cl
- Lemonsoda 4x33cl
- Mutti Polpa di pomodoro 2×210 g
- Monster Energy Green o.5 l
- Lipton Ice tea pesca 33 cl
In pratica, sono comprese quasi tutte le bibite più famose ed amate, senza eccezione per la mitica Coca-Cola.
Valutazione migliore, invece ottengono le due marche di scatolette di tonno analizzate (Asdomar e Rio Mare).
Come fare per limitare i danni
Auspicando un cambiamento in senso restrittivo dell’attuale legislazione in materia, Altroconsumo e ISS (Istituto Superiore di Sanità) danno i seguenti consigli per limitare il più possibile i rischi legati alla presenza di bisfenoli:
- preferire il cibo contenuto in materiali come vetro, ceramica o acciaio inossidabile ed evitare il più possibile la plastica
- mai scaldare al microonde cibo o bevande in contenitori di plastica che non siano specificatamente indicati per questo tipo di cottura
- prestare attenzione ai giocattoli in plastica e fare in modo che i bimbi non li mettano in bocca
- preferire indumenti in fibre naturali, ovvero cotone, lana, lino e seta.
Fonte: Altroconsumo