Barista chiede “2 euro” per tagliare il toast a metà: scoppia la polemica!
Scontrini pazzi nei bar e ristoranti nell’ultimo periodo hanno acceso una gran polemica e protesta sui social. Quanto accaduto risale alla fine di giugno, ma la polemica ha raggiunto livelli epici sui social negli ultimi giorni. Un altro fatto accaduto in un bar di Gera Lario, un paesino di circa mille abitanti sul lago di Como, ha accesso la polemica dei consumatori sempre più arrabbiati da questa intollerabile speculazione economica.
Il bar in questione ha emesso uno scontrino che ha scatenato un putiferio. Nello scontrino fiscale, infatti appare una dicitura a dir poco scandalosa: il gestore del locale ha fatto pagare al cliente 2 euro in più rispetto al dovuto per aver semplicemente tagliato a metà un toast.
Barista chiede “2 euro” per tagliare il toast a metà: scoppia la polemica!
Non è il primo scontino fiscale che fa discutere nei bar e ristoranti sul lago di Como, ma stavolta a far discutere non sono i prezzi dei prodotti, ma di un servizio che difficilmente si paga.
La notizia è stata divulgata da un turista che ha pubblicato su TripAdvisor la foto dello scontrino fiscale rilasciata dal bar dopo aver consumato il toast. Siccome il turista non aveva molta fame ha chiesto la divisione del toast in due al cameriere. Al momento del pagamento, è rimasto scioccato quando si è visto l’aggiunta di 2 euro allo scontrino per un semplice servizio.
Il prezzo totale del toast con le patatine era di 7,50 €, ma con un supplemento di ben 2 € per aver chiesto di dividerlo a metà. E’ stato chiesto il 26% in più del prezzo del piatto per un semplice gesto (di pochi secondi) di affondare il coltello e dividere il toast.
Pagare 2 euro in più per dividere il toast: un’intollerabile speculazione economica ai danni dei consumatori!
Il turista che si è trovato in questa spiacevole situazione su TripAdvisor specifica che, in realtà, il toast nel locale viene servito già diviso. Ma siccome non lo ha mangiato solo lui, ma lo ha diviso con sua moglie ha dovuto pagare il supplemento. «In pratica ho dovuto pagare due euro perché lo abbiamo mangiato in due, sennò non avrei pagato di più», ha sottolineato risentito.
Naturalmente, il cliente lo ha fatto notare al barista e quest’ultimo si è giustificato dicendo che il supplemento di 2 euro era dovuto al fatto di aver dovuto utilizzare 2 piattini e 2 tovagliolini di carta per servire il toast.
L’accaduto è diventato subito virale ed ha acceso le polemiche, che tuttora sta facendo discutere. Imporre ad un cliente il “prezzo” di 2 euro per tagliare in 2 un toast è un’intollerabile speculazione economica ai danni dei consumatori.