Spaghetti: non c’è più glifosato, ma trovate micotossine e furosina | Tra le marche peggiori c’è Lidl, Esselunga e Carrefour
Quando andiamo al supermercato a fare la spesa è diventato sempre più difficile scegliere prodotti sicuri per noi e la nostra famiglia. Uno degli alimenti più consumati dagli italiani è la pasta. Ci sono tantissimi marchi di pasta sugli scaffali, ma quale è la più sicura da portare a tavola? Il Salvagente ha condotto un nuovo test sulla pasta e i risultati mostrano una situazione migliore rispetto ai test precedenti (gli spaghetti non contengono più glifosato). Però sono ancora presenti altre sostanze problematiche come Don e furosina. Vediamo i risultati del test!
Spaghetti: glifosato, micotossine e furosina. La lista delle marche che non superano il test!
Cosa c’è dentro la pasta che mettiamo in tavola ogni giorno? Contiene ancora tracce di pesticidi o altri contaminanti pericolosi? A risponderci ancora una volta è il nuovo test del Salvagente che ha confrontato 20 marchi di spaghetti.
I campioni presi in esame sono stati analizzati da 3 laboratori sottoponendoli a decine di analisi per valutare molte caratteristiche della pasta, tra cui la presenza di glifosato, altri pesticidi, micotossine e altro.
Sulla pasta testata sono stati valutati diversi parametri tra cui:
- Origine del grano
- Presenza di glifosato e altri pesticidi
- Presenza di Don (micotossina)
- Presenza di furosina (sostanza contaminante che si produce durante l’essicazione industriale, ovvero quando la pasta viene sottoposta ad alte temperature)
- Prova organolettica: comprendente la prova di assaggio e i tempi di cottura indicati in etichetta
Spaghetti, nessuna traccia di glifosato ma trovati micotossine e furosina in alcune marche
Dai risultati si evince sicuramente un miglioramento rispetto al passato. Infatti nessun prodotto testato contiene glifosato. Nel test effettuato invece due anni fa, ben 7 marche contenevano0 tracce di glifosato.
Questo però non significa che la pasta testata non possa contenere tracce di pesticidi.
Come scrive il Salvagente:
Nell’analisi multiresiduale, riscontriamo invece tracce di piperonil butossido in 4 campioni in basse quantità: parliamo di un sinergizzante usato in combinazione nei formulati degli insetticidi per il quale non esiste un limite di legge. Il pirimiphos methyl (trovato ampiamente al di sotto dei limiti di legge in due campioni) è un acaricida considerato interferente endocrino e sospetto cancerogeno per l’Echa, l’Agenzia europea per le sostanze chimiche. In un campione troviamo ben al di sotto del limite di legge anche la cypermethrin, un piretroide sintetico usato come insetticida, possibile cancerogeno per Epa, l’Agenzia statunitense per l’ambiente, e sospetto interferente endocrino. La valutazione complessiva è comunque molto rassicurante.
Quindi, sembra che piccole tracce di pesticidi nella pasta non dovrebbero preoccuparci così tanto.
La situazione cambia con la presenza del Don, soprattutto se la pasta la mangiano anche i bambini. Si tratta di una micotossina, chiamata anche vomitossina che può causare vomito e diversi disturbi gastrointestinali in particolare ai più piccoli. Infatti c’è un limite diverso per gli adulti e i bambini.
Per gli adulti è di 750 mcg/kg (e fortunatamente in nessun prodotto di pasta supera questo valore) mentre per i bambini è di 200 mcg/kg e questo valore invece è stato superato soprattutto da un prodotto (spaghetti Combino Lidl).
Il Salvagente spiega:
Non parliamo ovviamente di irregolarità ma di una pasta che è meglio non condividere con i più piccoli.
Un’altra situazione preoccupante è la presenza di furosina, un contaminante che si forma durante il processi di essiccazione ad alte temperature della pasta (al di sopra dei 50 gradi).
Il Salvagente specifica:
La furosina, ancora poco monitorata dall’industria, è considerata un marcatore del danno termico: più il valore è alto, più la temperatura e i tempi di essiccazione risultano elevati. Al contrario una concentrazione bassa è sinonimo di “lenta essiccazione”. Non esiste tuttavia ancora una normativa per poter valutare la veridicità di queste affermazioni. Come non c’è un limite di legge alla sua concentrazione, nonostante i dubbi sulla sua tossicità per la salute umana.
Come si può valutare quindi la presenza di furosina? Il Salvagente spiega che, durante la realizzazione di questo test, ha contattato le varie aziende che hanno spiegato il loro intento di ridurre la presenza di questo contaminante al di sotto dei 200 mg/100 g di proteina.
Infatti i risultati mostrano che solo 2 referenze su 20 superavano i valori di furosina (254 mg/100 g per gli spaghetti Esselunga e 235 mg/100 g per gli spaghetti Carrefour). Nessuno degli spaghetti a lenta essicazione testati superava i valori di furosina.
Il Salvagente ci fa notare anche l’aumento dei prezzi della pasta di quasi il 30% in un anno, un rincaro davvero elevato se confrontati con i costi del 2020.
Spaghetti: queste sono le 3 marche peggiori del test secondo Il Salvagente
Il test promuove quasi tutte le marche di spaghetti testate, a non superare invece il test sono solo 3 marche che ottengono un punteggio inferiore a 6, quindi non raggiungono la sufficienza. Gli spaghetti bocciati dal test sono:
1. Esselunga
- Glifosato: Assente
- Altri pesticidi (mg/kg): Assenti
- Don (mcg/kg): 45
- Furosina (mg/100 g): Mediocre
- Prova organolettica: Media
2. Carrefour Classic
- Glifosato: Assente
- Altri pesticidi (mg/kg): Assenti
- Don (mcg/kg): inferiore a 40
- Furosina (mg/100 g): Mediocre
- Prova organolettica: Media
3. Combino Lidl
- Glifosato: Assente
- Altri pesticidi (mg/kg): Piperonyl butoxide 0,031
- Don (mcg/kg): 291
- Furosina (mg/100 g): Eccellente
- Prova organolettica: Media
Per la classifica completa del test sugli spaghetti del Salvagente potete acquistare il numero di gennaio 2023.
Fonte: Il Salvagente