Pesche, quante puoi mangiarne al giorno con la glicemia alta? La quantità raccomandata, secondo il nutrizionista
Se hai il diabete, il livello di zucchero nel sangue è alto perché il corpo non è efficiente nell’usare l’insulina per convertire i carboidrati che mangi in energia. Le pesche e altri frutti contengono carboidrati, ma sono anche ricchi di nutrienti salutari. Avere il diabete non significa che non dovresti mangiare carboidrati, ma bisogna fare attenzione alle quantità delle porzioni.
Le pesche sono originarie della Cina e sono state mangiate e gustate almeno dal 1000 a.C. Il frutto è tipicamente classificato come tipo “pesche” o “pesche noci”(dove la polpa di pesca è attaccata al nocciolo). Entrambi i tipi possono essere trovati in varietà gialle o bianche. Scopriamo insieme proprietà e benefici di questo frutto e se è un frutto che può essere consumato dai diabetici.
Pesche, il frutto delizioso con poche calorie ma con tante fibre e vitamine
Le pesche sono a basso contenuto di calorie e moderatamente a basso contenuto di carboidrati: una piccola pesca contiene 51 calorie e 12 grammi di carboidrati totali. Le pesche sono una fantastica fonte di vitamine A, B e C ma anche una buona fonte di fibre: una piccola pesca ne ha 2 grammi, il che significa che sono circa 10 grammi di carboidrati netti per pesca.
Mangiare una pesca significa assicurarsi una grande dose di vitamine E e K, ferro, calcio, potassio, magnesio, manganese, fosforo e zinco! Le pesche hanno un basso indice glicemico di appena 28.
Pesche: cosa succede alla glicemia se includi questo frutto nella dieta
Il consumo di pesche (così come altri frutti come prugne e nettarine) è molto salutare perché contribuisce ad un controllo del peso e un BMI inferiore, nonché un ridotto rischio di ipertensione. La pesca è una fonte di antiossidanti, che riducono il tessuto adiposo e convertono gli acidi grassi in energia. Il suo sapore, la sua consistenza e le sue proprietà sono le caratteristiche principali per cui questo frutto non può mancare durante i pasti.
L’acido ellagico (un polifenolo contenuto nelle pesche) esercita anche un’azione antidiabetica sulle cellule beta del pancreas. Questo stimola la secrezione di insulina e diminuisce l’intolleranza al glucosio. La pesca aiuta a perdere peso e prevenire malattie come anemia, diabete, stress e stitichezza. Allo stesso modo, aiuta anche a prevenire le patologie degenerative e cardiovascolari.
Grazie alla ricca presenza di acqua questo frutto vanta proprietà depurative e detossificanti.
Pesche: il frutto perfetto per i diabetici, ma solo nella giusta quantità!
Le pesche sono un ottimo frutto che può essere consumato da tutti i soggetti diabetici a patto che non vengano superati i 100 gr al giorno. Unica raccomandazione evitarne il consumo in concomitanza con carboidrati e latticini per evitare la fermentazione in pancia.
Ricordiamo che frutta e verdura sono protettive per la salute in quanto sono utili per ridurre il rischio di malattia coronarica, ictus e alcuni tumori. Le pesche sono a basso contenuto di calorie, il che aiuta a prevenire l’obesità, un fattore di rischio significativo per il diabete di tipo 2, il cancro e le malattie cardiovascolari.