La dieta Fast per sgonfiare la pancia e riattivare il metabolismo, ecco il menu settimanale!
Fast, in inglese, significa “veloce“. Se chiedete ad un dottore una dieta veloce, vi dice che non è possibile, che non esiste, che qualunque dieta veloce fa perdere liquidi, ma non riserve di grasso, che i chili si riprendono subito, etc. Ma allora qual è il motivo del grande successo della dieta Fast? Su che cosa si basa? Su quali principi? Funziona?
Proviamo a rispondere a queste domande partendo dall’inizio, ovvero dagli scrittori del libro omonimo, il dottor Michael Mosley e Mimi Spencer. Il dottor Mosley è un medico qualificato che però lavora prevalentemente per la BBC, dove conduce vari programmi e documentari sulla salute e sulla nutrizione. Mimi Spencer, invece, è una pura giornalista che scrive di cucina e di alimentazione, ma soprattutto di diete, e le prova tutte in prima persona.
Che cos’è la dieta Fast e come funziona
Il libro della dieta Fast, uscito in Italia nel 2013, racconta di come l’organismo in sovrappeso possa essere stimolato ad accelerare il metabolismo, grazie ad una dieta intermittente, 2 giorni di poche calorie e 5 giorni di libertà. La restrizione severa praticata nei due giorni alla settimana, provocherebbe uno stimolo molto potente al corpo, che potrebbe in questo modo, mettere in moto tutta una serie di procedure di dimagrimento e ringiovanimento, oltre alla riparazione di varie problematiche presenti.
Secondo vari test clinici effettuati, questo tipo di digiuno intermittente è molto efficace per far dimagrire definitivamente chi è in sovrappeso. Gli scrittori affermano: “Più siete grassi, più sarà considerevole la vostra perdita di peso iniziale”. La differenza di questa dieta rispetto alle altre, sta nel fatto di non doversi privare di niente nei cinque giorni di libertà, e questo è un notevole aiuto psicologico, che potrebbe dare la forza necessaria per affrontare i due giorni di “quasi digiuno”.
Come realizzare un menu settimanale fatto da voi
Ognuno ha i suoi tempi e le sue necessità. Per questo motivo dovreste decidere quali sono i due giorni, durante i quali potete mangiare di meno. Per esempio, qualcuno sceglie i giorni in cui ha più da fare, è più impegnato, in modo da non avere troppo tempo per pensarci su.
Una volta stabilito esattamente che cosa mangiare e come, bisogna preparare tutto ed essere inflessibili, pensando magari che poi il giorno dopo ci si può consolare con il pranzo preferito o la cena con gli amici. I due giorni non devono essere consecutivi, altrimenti la fatica sarebbe troppo pesante da sopportare, e potrebbero anche mancare alcuni nutrienti essenziali.
Scegliete la giusta distanza fra i due “quasi digiuni”, che dovrebbe essere di due o tre giorni, a vostra scelta. Ad esempio, il martedì ed il venerdì, oppure il mercoledì ed il sabato, o il lunedì ed il giovedì. In questi importanti giorni, non si possono superare 500 – 600 calorie al massimo, dunque è bene riempire lo stomaco con alimenti che forniscono pochissime calorie. Con un’applicazione apposita scaricata sul cellulare, le troverete facilmente.
Altrimenti leggete questo articolo sul nostro sito dove ce n’è una lunga lista e comprende alimenti quali la frutta e naturalmente prevalentemente di vegetali. Potete preparare una zuppa, una vellutata o cucinarle al vapore o al forno. Accanto al contorno di verdure scelto, aggiungete un uovo, oppure una fetta di petto di pollo o di tacchino grigliato, una porzione di coniglio, come pesce potete optare per tonno, merluzzo, sogliola o polpo, al mattino uno yogurt o una tazza di latte, per non privare il corpo di proteine, che sono essenziali. Negli altri giorni siete liberi di mangiare quello che preferite, naturalmente senza grandi abbuffate, ma sempre seguendo un regime alimentare corretto, altrimenti l’organismo ne risentirebbe.
Comunque, garantiscono i due autori “il digiuno intermittente regola l’appetito e rimarrete istintivamente attenti alla vostra assunzione di calorie”, anche nei giorni liberi.