Merendine e snack con troppi idrocarburi. La lista delle marche migliori e peggiori!
Ogni mamma sa quanto i propri figli amano le merendine, gli spuntini, i dolcetti che le aziende producono in quantità e varietà infinita. Al supermercato è sempre una lotta all’ultimo pacchetto, sono accattivanti, attiranti, colorate e quasi ammiccanti, in una parola, irresistibili. Ma dobbiamo stare veramente attenti, i dietologi ed i nutrizionisti si raccomandano oramai da diversi anni, bisogna evitare di lasciare questi alimenti a disposizione dei nostri bambini nella maniera più assoluta per diversi motivi.
Meglio preparare qualcosa di buono a casa, controllando personalmente gli ingredienti da inserire nella fetta di torta per la colazione o del dolcetto a merenda. Dopo tutto, la salute dei nostri figli dipende anche da noi, dall’alimentazione ai quali li facciamo abituare.
La lista delle merendine che contengono idrocarburi
Recentemente arrivano notizie ancora più inquietanti nel campo delle merendine, perché contengono anche idrocarburi. Sì, avete capito bene, proprio idrocarburi, o meglio, i famigerati Mosh e Moah. Si tratta di olii minerali di origine fossile, dannosi e tossici per la salute dell’uomo. Sono residui derivanti dalla produzione, sono leggeri, viaggiano anche nell’aria e si fissano purtroppo sugli alimenti. Queste due sigle strane, Mosh e Moah, si riferiscono entrambe agli idrocarburi di olii minerali, ma la prima descrive quelli saturi e la seconda quelli aromatici.
La rivista “Il Salvagente” ha pubblicato un’inchiesta che riguarda proprio la presenza di queste sostanze nelle merendine e negli snack che i nostri figli adorano. Sono state analizzate 29 marche di dolcetti e in ben 21 di esse sono state rintracciate queste sostanze. Tra le aziende oggetto di questa indagine ce ne sono parecchie che tutti conosciamo molto bene:
- Bounty
- Duplo
- Kinder Bueno
- Kinder cereali
- Kit Kat
- Nutella B-Ready
- Oreo
- Ringo
- Twix
- e molte altre
La quantità di Mosh e Moah rinvenuta nelle merendine varia da 0,50 a ben 129 mg per Kg di prodotto.
Purtroppo non esiste una regolamentazione europea che stabilisca i limiti di questi elementi nei prodotti alimentari, ma si sta tentando di incentivare direttamente le aziende per evitare che i loro prodotti vengano contaminati. Le autorità che si occupano di salute in Germania ed in Belgio hanno dichiarato apertamente che questi elementi tossici non dovrebbero mai essere presenti negli alimenti per bambini, i tedeschi in particolare hanno stabilito una soglia massima di 9 mg per Kg di prodotto.
La classifica del Salvagente: la lista di marche peggiori e migliori
Nell’inchiesta realizzata dalla rivista “Il Salvagente” è stata stilata una classifica micidiale, nella quale si può capire quali sono le marche di merendine più colpevoli e quelle meno. Le “meno pericolose” sono risultate:
- ESSELUNGA CHEJOY
- PAVESI RINGO SBAGLIATO
- NESTLÉ NESQUIK MAXI CHOCO
- KINDER SORPRESA
- KINDER MAXI
Le marche peggiori invece, sono state:
- KIT KAT
- NESQUIK SNACK CACAO
- MILK SNACK AL CACAO (TODIS)
- PAVESI RINGO GOAL
- LAND MILK SNACK AL CACAO (EUROSPIN)
- LOACKER CHOCO & MILK CEREALS – quest’ultimo con 129 mg di contaminanti per Kg di prodotto.
In Italia, il Centro Interdipartimentale di Ricerca e documentazione sulla Sicurezza Alimentare, il Ceirsa, ha dichiarato in un documento pubblico le seguenti constatazioni: “Le fonti di contaminazione degli alimenti sono rappresentate da contaminazioni ambientali, dai lubrificanti e dai gas di scarico delle macchine per la raccolta e la produzione degli alimenti, oppure oli minerali usati come coadiuvanti tecnologici (es. lubrificanti e agenti di distacco durante i processi di cottura e di confezionamento). Esperienze recenti hanno evidenziato come alimenti confezionati in modo non ermetico possono essere contaminati per via gassosa entro poche ore dall’imballaggio esterno contenente questi idrocarburi.
Le agenzie internazionali ipotizzano che il trasferimento di idrocarburi di oli minerali dalla confezione agli alimenti possa essere maggiore in alimenti con ampia superficie, come farina, semola, riso, pane grattugiato o cereali per la colazione. Anche alimenti ricchi di grassi come il burro o il cacao possono risultare contaminati”.
Che dire? Non ci sono parole, soltanto la speranza che la legge arrivi presto a sistemare questo gravissimo problema.