Il consumo di pane in Italia, solo 110 grammi a testa
Italia – Gli italiani mangiano poco pane, 110 grammi al giorno per ciascuno. E’ quello che emerge dalla conferenza “I nuovi trend del consumo del pane“, che si è svolta a Rimini. L’associazione Mugnai Industriali ha riferito i dati raccolti nel corso del 2019 in Europa, con la classifica dei paesi maggiormente consumatori di pane. Al primo posto c’è la Romania, seguita da Germania, Olanda, Polonia e Spagna, e poi Francia, Regno Unito e Italia, con meno di 50 chili l’anno. Persino in Inghilterra si mangia più pane che da noi!
Fino a qualche anno fa tutto questo sarebbe stato impensabile, visto che in Italia il pane rappresentava l’alimento principe, quello che non doveva mancare mai. Negli ultimi anni invece le abitudini sono cambiate parecchio, e lo spazio per i carboidrati si è notevolmente ridotto nelle cucine delle nostre case. Dagli anni ’50 ad oggi, molte cose sono cambiate, e non sempre in meglio.
Le preferenze dei bambini e dei giovani si sono spostate drasticamente verso alimenti preparati e confezionati che non sono molto salutari. Tutto questo ha portato anche ad un aumento dei casi di sovrappeso ed obesità. Questi problemi, purtroppo, hanno causato un graduale allontanamento dei carboidrati dai pasti delle famiglie italiane, come se fossero loro i colpevoli principali.
Il consumo di pane in Italia sulla sbarra degli imputati
Andrea Ghiselli, dirigente di Crea – Alimenti e Nutrizione, ha sottolineato che non bisogna togliere il pane e i carboidrati in genere dall’alimentazione, in quanto si tratta di elementi indispensabili per la salute. Le linee guida per una sana alimentazione prevedono invece proprio l’uso di cereali, magari integrali, insieme a frutta, verdura e legumi. Elisabetta Bernardi, biologa nutrizionista, ha puntato il dito sul fatto che gli italiani danno troppa retta ai social, e a quello che leggono in quei contesti.
Troppo spesso si tratta di fake news, non verificate, e magari utilizzate per un maggior guadagno di chi scrive. Il pane, bianco o integrale, ha detto, è un alimento necessario in una dieta equilibrata e non deve essere demonizzato. Giorgio Agugiaro, presidente della sezione Molini a frumento di Italmopa, ha detto che i consumatori hanno imparato a selezionare il loro tipo preferito di pane.
Le scelte si stanno orientando verso il pane semi integrale o integrale nel 39% dei casi, semola di grano duro e farine multi cereali per il 24%.
Il consumo di pane e la produzione in Italia
Nonostante i dati attestino che siamo il fanalino di coda dell’Europa in fatto di consumo di pane, ciononostante abbiamo ancora una buona produzione. I mulini italiani che macinano il grano in modo industriale, producono cinque milioni e quattrocentomila tonnellate di farina.
La grande maggioranza di queste farine è destinata al pane, il 65%, mentre il rimanente 35% viene utilizzato nell’industria dolciaria, nella produzione di biscotti e per le pizze.