Alimentazione vegana, ci vuole il certificato medico
21/01/2020 – Non sarà più possibile richiedere pasti vegani in ospedale o a scuola, a meno che non ci sia un certificato redatto da un medico che attesti questa necessità. Incredibile ma vero, quello che fino a ieri era un diritto universalmente riconosciuto, ora diventa un ostacolo da risolvere.
In realtà si tratta ancora di una proposta, ma se venisse approvata, le nuove linee guida del governo imporrebbero un obbligo discriminatorio a chi ha scelta l’alimentazione vegana o vegetariana. Per chi segue un’alimentazione vegana dunque, ci vorrebbe il certificato medico.
Il Ministero della Salute ha dichiarato nella sua proposta l’intenzione di favorire l’adozione di abitudini alimentari corrette e positive per il benessere dei cittadini. Si calcola che la ristorazione fornita dalle mense copra il 50% di tutto il settore gastronomico italiano. L’alimentazione scorretta è una di quelle cose che potrebbe causare patologie e disturbi anche gravi.
Il Ministero, con questa proposta, intende cautelare la salute del cittadino ed evitare errori alimentari. Ma fino ad oggi non si erano mai messi in dubbio i principi ispiratori di un tipo di alimentazione che limita l’uso di carne animale. Il documento ufficiale che contiene le linee guida per la ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica, privilegia la dieta mediterranea. “La dieta meditaerranea risulta essere la più efficace per la prevenzione dell’obesità e delle malattie croniche non trasmissibili”. Nel contempo respinge con decisione “mode del momento e convinzioni non supportate dalla scienza”.
Certificato medico per l’alimentazione vegana
Riportiamo fedelmente quanto scritto nel documento del Ministero della Salute. “Le diete di esclusione, in cui siano assenti singoli alimenti o interi gruppi alimentari, devono essere fatte sulla base di indicazioni specifiche… validato e documentato da prescrizione medica“. Questo è il fulcro del messaggio, niente diete fai da te, si possono chiedere modifiche solo se si presenta un certificato medico.
Nel 2016 invece, le linee guida del Ministero dichiaravano che le diete speciali per motivi etici, culturali o religiosi, non avevano bisogno di alcun certificato. Bastava infatti, la semplice richiesta verbale dei genitori. Molte voci contrarie si sono levate alla pubblicazione della proposta ministeriale. Tra questi Gianluca Felicetti, presidente della Lav, che ha fatto notare come il contrasto ai cambiamenti climatici passa anche attraverso un’alimentazione consapevole, che privilegi i vegetali rispetto ai cibi di provenienza animale, visto l’impatto che gli allevamenti hanno sull’effetto serra.